Comuni valdostani, obbligatorio il contributo per le finanze statali

29 Luglio 2024
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Attraverso la sentenza del 23 luglio 2024, n. 145, la Corte Costituzionale ha dichiarato la non fondatezza delle questioni di legittimità sollevate dalla Regione Valle d’Aosta riguardo l’art. 6-ter, comma 4, del decreto-legge n. 132 del 2023. Tale articolo modifica il comma 853 dell’art. 1 della legge n. 178 del 2020, imponendo a tutti gli enti territoriali italiani, inclusi i Comuni valdostani, di contribuire alle finanze statali per il contenimento della spesa pubblica e il rispetto degli obblighi europei. Nessun ente territoriale, infatti, può sottrarsi ai propri doveri finanziari nei confronti dello Stato, perché ciò significherebbe aggravare il peso del contributo per gli altri enti.

La Valle d’Aosta aveva contestato l’obbligo di versare due volte il contributo: una come Regione e un’altra come rappresentante dei Comuni valdostani, ritenendo che questi ultimi non dovessero contribuire separatamente. La Corte ha chiarito che la Regione agisce come intermediario per i Comuni e che, sebbene versi i contributi per entrambi, ciò avviene correttamente, in quanto i Comuni possono rimborsare la Regione.

In questo senso, la Corte ha stabilito che il principio pattizio non è violato, poiché lo Stato ha il diritto di imporre contributi anche alle Regioni a statuto speciale per il risanamento delle finanze pubbliche, stabilendo l’importo complessivo e lasciando agli accordi con gli enti territoriali solo la ripartizione del contributo. La sentenza della Corte Costituzionale conferma che nessun ente territoriale può sottrarsi ai propri doveri finanziari nei confronti dello Stato.

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