Al termine del primo tour europeo, venerdì, potrebbe essere convocato un nuovo consiglio dei ministri.
Nell’agenda di Monti, a sorpresa, si aggiunge anche un altro elemento: la golden share (cioè il meccanismo che consente allo Stato italiano di detenere poteri speciali di veto nelle società privatizzate) e sulla quale la Commissione europea avrebbe intenzione di tornare alla carica, giovedì prossimo, minacciando il deferimento alla Corte di Giustizia. La prioritàè comunque la «due diligence» avviata nel week end al Tesoro e con tutta probabilità oggetto ieri del secondo incontro con il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco (ricevuto a Palazzo Chigi). Tra caduta del Pil e spesa per interessi, la manovrater potrebbe orientarsi sugli 11 miliardi. Ma risorse serviranno anche per disinnescare la mina dei tagli lineari alle detrazioni da lavoro dipendente e carichi familiari (almeno 4 miliardi nel 2012) della manovra d’agosto: proprio ieri sono stati resi notii risultati della commissione istituita da Tremonti che indica in 720 agevolazioni per 243 miliardi gli sconti fiscali del nostro sistema sui quali il taglio automatico del 5 per cento produrrebbe risorse per circa 12 miliardi.
Punto dolente anche a la lotta all’evasione fiscale, che il precedente governo avrebbe valutato in circa 10 miliardi, e che risulterebbe sovrastimato. Risorse, a parità di gettito, dovranno essere trovare anche per i tagli all’Irpef (si parla di un aumento delle detrazioni per gli scaglioni di reddito più bassi) e per le imprese (esenzione del costo del lavoro dall’Irap) Per condurre in porto l’intero «pacchetto» il governo dovrà mettere in campo una serie di interventi. Si parte dalla manovra fiscale e l’intervento ordinario sui patrimoni attraverso il lancio della Super Imu del 6,6 per mille, potenziata con l’aumento delle rendite catastali e resa progressiva in base ai redditi o alle categorie di estimo (circa 9 miliardi). Si aggiunge il rincaro dell’Iva (circa 8 miliardi) con un punto sulle aliquote del 10 e del 21 per cento.
Non è escluso che possa esserci un rincaro anche per l’aliquota agevolata del 4 per cento dell’Ivasull’acquisto della prima casa.
Interventi potrebbero esserci anche sulle accise peri carburanti e l’energia.
Sul fronte della spesa, scontato il capitolo delle pensioni con l’estensione del sistema contributivo per tutti, nella forma del pro rata (si parla di 2-3 miliardi). Ma avanza anche il capitolo enti locali: ieri il presidente del «parlamentino» delle Regioni Errani ha inviato una lettera a Monti chiedendo di aprire il confronto su sanità, fondi europei e patto di stabilità. Non è escluso infatti che ci si muova verso una revisione del patto della salute e di ulteriori tagli agli enti locali.
I punti
SUPER IMU Ritorno delle tasse sulla prima casa e aumento delle rendite catastali. Non escluso un aumento dell’Iva sull’acquisto della prima casa.
RIFORMA PENSIONI Anticipo al 2012 dell’entrata in vigore del metodo contributivo, applicando a tutti pro-rata, con un’età minima di pensionamento a 63 ann.
IRPEF E IRAP Per ridare fiato al lavoro e alle attività produttive si lavora ad una limatura dell’ Irpef per le fasce più basse e ad un taglio dell’imponibile Irap.
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