Sulla reale consistenza della certificazione dei crediti ad oggi è intervenuto il comunicato della CGIA di Mestre il quale precisa nel proprio titolo che sono state presentate 16 mila domande dall’approvazione della garanzia di Stato. Il comunicato prosegue precisando che:
Il ministero dell’Economia, in seguito all’approvazione del d.l. 66/2014 che istituisce la garanzia dello Stato sui crediti vantati dalle imprese nei confronti delle pubbliche amministrazioni, ha pubblicato i primi dati relativi alla certificazione stessa sull’apposita piattaforma online; ricordiamo che l’operazione è necessaria affinché l’azienda possa riscuotere quanto le è dovuto o, in alternativa, ottenere un anticipo liquido (ad un tasso dell’1,6 per cento per importi superiori a 50mila euro, dell’01,9 per importi inferiori) cedendo il proprio credito o parte di esso ad una banca o ad intermediario finanziario. Ebbene, le domande di certificazione sono state 16mila, mentre le nuove imprese accreditate 4mila.
Perché la validazione vada a buon fine, è necessario che il credito – riporta il Mef – sia di “parte corrente maturato entro il 31 dicembre 2013 e che sia stata ottenuta la certificazione del credito stesso presso l’ente debitore”. Da quando, invece, è disponibile la piattaforma, si sono registrati complessivamente 12.541 creditori, che hanno presentato 41.823 istanze di certificazione per un valore complessivo di crediti certificati dagli enti debitori pari a 3,1 miliardi.
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