Con risoluzione del 31/05/2013 n.33/E l’Agenzia delle Entrate fornisce i codici tributo Per consentire il versamento, tramite modello F24, dell’IMU per gli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D, di cui lo 0,76% a carico dello Stato e fino a 0,3% a carico dei comuni che ne abbiano deliberato l’incremento. Per i comuni che abbiano deliberato l’incremento fino al limite massimo dello 0,3% l’agenzia istituisce i seguenti codici tributo su cui andranno effettuati i pagamenti da parte degli utenti:
- “3925” denominato “IMU – imposta municipale propria per gli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D – STATO”
- “3930” denominato “IMU – imposta municipale propria per gli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D – INCREMENTO COMUNE”.
Per gli enti pubblici i codici sono i seguenti:
- “359E” denominato “IMU – imposta municipale propria per gli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D – STATO”
- “360E” denominato “IMU – imposta municipale propria per gli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D – INCREMENTO COMUNE”.
La risoluzione precisa che i codici tributo “3925” e “359E” sono utilizzati anche per i fabbricati rurali ad uso strumentale classificati nel gruppo catastale D. Per detti immobili non è invece possibile utilizzare i codici “3930” e “360E”, non potendo i comuni incrementare la relativa aliquota, come chiarito nella risoluzione n. 5/DF del 2013.
Infine, Per i fabbricati rurali ad uso strumentale diversi da quelli classificati nel gruppo catastale D sono utilizzati il codice tributo “3913”, istituito con risoluzione 12 aprile 2012, n. 35/E e il codice tributo “350E”, istituito con risoluzione 5 giugno 2012, n. 53/E.
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