Lunedì scorso la Camera ha dato il suo ok al d.d.l. sul bilancio che insieme alla legge di stabilità passa al vaglio del Senato per la seconda lettura. Esame che non sembra facile a causa dell’ingorgo parlamentare in cui si va a bloccare, sia perché i senatori non vogliono dare luogo ad una passiva autenticazione del lavoro effettuato dai colleghi di Montecitorio. Il Governo, del resto, ha già ammesso che su certe tematiche calde, come l’esenzione Irpef passando per la reversibilità degli indennizzi per invalidi di guerra fino al raddoppio dei fondi e alle non autosufficienze (Sla compresa), interverrà il Senato.
Al momento mancano ancora all’appello tra i 600 e gli 800 milioni perché si possa verificare il restyling della legge di stabilità nella piena congruenza dei saldi finali come richiede il Governo. Oltre alle tematiche citate sopra, legate strettamente alle promesse dell’esecutivo, le questioni fondamentali da risolvere riguardano la revisione della Tobin Tax, le deroghe al Patto di stabilità interno e alla spending review nell’ambito sicurezza e produttività.
L’obbligo dei saldi invariati costringerà i senatori a reperire le risorse necessarie cercando all’ interno dello stesso d.d.l. e, nella fattispecie, tra i “fondi” di cui si è arricchita la stabilità, a cominciare da quello Irap dei professionisti richiesto dal relatore Renato Brunetta e che eroga oltre 500 milioni in due anni (2014-2015) alla disciplina dell’esenzione Irap dei soggetti privi di autonoma organizzazione. Tali risorse, come vorrebbel’Anci, potrebbero essere utilizzate per allentare la stretta del Patto di stabilità sui comuni visto che solo quelli alluvionati sono stati esonerati.
La Commissione bilancio dovrà anche decidere in merito alle richieste di ripristino dei 250 milioni decurtati al fondo produttività per aiutare, come citato, le popolazioni colpite dall’alluvione nel Centro Italia. Nel frattempo il Governo ha riparato all’ errore tecnico di giovedì scorso sulle tabelle allegate alla nota di variazione e che non aveva consentito l’ok sul d.d.l. bilancio. Con 389 voti favorevoli, 11 contrari e 12 asdtenuti, l’Esecutivo ha ottenuto il placet per il d.d.l. bilancio.
Una delle novità principali approvate è l’erogazione di 4,2 milioni di fondi per la manutenzione delle carceri, ma sono stati approvati finanziamenti nell’ordine di 3 milioni rivolti alle infrastrutture per la mobilità del servizio delle fiere di Bari, Verona, Foggia e Padova. Sono stati stanziati anche 1,7 miliardi per il settore culturale.
Da ricordare, inoltre, anche 4 modifiche presentate dal relatore Amedeo Ciccanti (Udc) che mirano all’ erogazione di un milione di euro per il “fondo interventi strutturali di politica economica”, altri 2 milioni per il programma “garanzia dei diritti e interventi per lo sviluppo della coesione sociale”, del Ministero dell’interno.
Le risorse vengono suddivise in questo modo; 1,5 milioni all’Unione ciechi italiani e 0,5 milioni all’Associazione vittime civili di guerra. Altri 2 milioni sono destinati, sia per il 2013 che per il 2014, al programma “Sviluppo e sicurezza della navigazione e del trasporto marittimo”, del Ministero delle infrastrutture, che saranno indirizzati al finanziamento delle costruzioni, a cura dello Stato, di opere relative ai porti. Arrivano anche le risorse che salvano l’Ente per il microreddito.
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