Il Giudice delle Leggi, con la sentenza n. 95/2016, è stato chiamato a giudicare sulla legittimità costituzionale delle disposizioni contenute all’art. 5, comma 8, d.l. n. .95/2012, nella parte in cui prevede che le ferie non godute “… non danno luogo in nessun caso alla corresponsione di trattamenti economici sostitutivi”. Precisa la Consulta come la ratio dell’intervento del legislatore sia quello di evitare abusi senza arrecare pregiudizio al lavoratore incolpevole. In altri termini, il diritto del lavoratore sarebbe violato se la cessazione dal servizio vanificasse, senza alcuna compensazione economica, il godimento delle ferie compromesso dalla malattia o da altra causa a lui non imputabile. Al di fuori di tali eventi, resta fermo il divieto di corrispondere trattamenti sostitutivi a fattispecie in cui la cessazione del rapporto di lavoro è riconducibile a una scelta o a un comportamento del lavoratore (dimissioni, risoluzione) o ad eventi (mobilità, pensionamento, raggiungimento dei limiti di età), che comunque consentano di pianificare per tempo la fruizione delle ferie e di attuare il necessario contemperamento delle scelte organizzative del datore di lavoro con le preferenze manifestate dal lavoratore in merito al periodo di godimento delle ferie.
Come cambia la disciplina del lavoro nella PA
di Riccardo Nobile
Questo nuovo ebook prende in esame l’art. 17 della legge n. 124/2015, evidenziando le principali azioni necessarie per ridefinire la disciplina del lavoro nella PA:
1. superare il concetto di “dotazione organica” per sottolineare l’idea che la PA sia equiparabile ad un’impresa che eroga servizi, facendo dei suoi vertici veri e propri professionisti dell’organizzazione:
2. intervenire in materia di assunzioni, razionalizzando le modalità di accesso all’impiego e svecchiando il relativo comparto;
3. potenziare la valutazione del personale, mantenendo e riordinando i sistemi di performance management;
4. ridefinire il regime delle forme di responsabilità, in particolar modo dei dirigenti;
5. riservare particolare attenzione alla tutela della disabilità in ambito lavorativo anche in attuazione dei trattati internazionali e dei principi della legislazione comunitaria in materia.
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