Inoltre, le aziende che hanno già in essere una rateazione e richiedono la rottamazione, dopo aver sospeso la rateazione e in attesa di ricevere il via libera per il nuovo piano di rateazione, si vedranno decadere il rinnovo del Durc. In questo modo, chi avrà urgenza di chiudere contratti con la P.A., troverà più conveniente in termini di tempo la rateazione nonostante si presenti come soluzione più onerosa.
In realtà, le regole per il rilascio del Durc non sono state allineate alle novità introdotte dal decreto fiscale sulla rottamazione e prevedono, quindi, che il documento sia rilasciato solo se in regola con i pagamenti contributivi. Situazione che, nel caso della rottamazione, può verificarsi non prima del mese di luglio, dato che le rateizzazioni decorrono da quella data.
Per far fronte a questo disallineamento sul piano operativo, il Consiglio Nazionale dell’Ordine ha inviato una lettera all’Inps e ad Equitalia chiedendo di anticipare l’effetto della sanatoria.
L’Inps, in realtà, dovrebbe aggiornare le procedure informatiche per far equivalere l’accettazione dell’istanza di rottamazione da parte di Equitalia come un primo pagamento. In questo modo si risparmierebbero almeno due mesi, poiché la risposta di Equitalia all’istanza deve arrivare entro maggio.
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