“Fare il sindaco – ha continuato Decaro – è un grande onore ma sta diventando sempre più un mestiere difficile, per via del moltiplicarsi delle decisioni scomode e impopolari da prendere che ci espongono alla quasi certezza di metterci nei guai”. Una condizione che per il presidente Anci “ci sta e a cui non ci sottraiamo ma non è giusto scontrarci ogni giorno con la burocrazia anche di altri pezzi di Stato. È giusto – ha chiesto Decaro alla platea di primi cittadini – essere vessati da norme anacronistiche tipo quelle che impongono a noi di firmare i Tso magari in piena notte? È giusto firmare gli ordini di sequestro delle merci avariate? È giusto che siano i sindaci a tenere Il registro delle sostanze stupefacenti o che siano sempre i sindaci a firmare le ordinanze che impediscono la raccolta degli ortaggi in terreni considerato inquinati?”.
“Siamo stanchi di fare contemporaneamente i volontari e gli eroi, per questo oltre ai problemi abbiamo individuato le risposte e le soluzioni mettendoci come sempre la faccia”.
Il presidente Anci ha poi elencato le tre direttrici principali su cui si baserà la proposta di legge a firma dei sindaci. “Il primo slogan sarà ‘a ciascuno il suo’ che chiederà pari condizioni per le cariche elettive, senza incompatibilità per i sindaci che per una norma del 1957 sono costretti alle dimissioni anticipate sei mesi prima del voto politico: una norma che non tocca nessun altro comparto dello Stato. ‘Buona la prima burocrazia zero’ è il secondo slogan che mira alla semplificazione amministrativa e ordinamentale, per eliminare obblighi come quelli di certificare e ricertificare provvedimenti su provvedimenti con enorme dispendi di tempo e risorse”. E poi ‘Vita semplice per piccoli comuni’. “Non è pensabile – ha rimarcato Decaro – amministrare tutti i Comuni, a prescindere dalle dimensioni demografiche, con le stesse leggi. Vogliamo semplificazione e diversificazione di quelle norme e vincoli che fanno da tappo all’azione dei piccoli comuni e che non hanno alcun legame con principi di virtuosità”.
“Quando ci si candida a fare il sindaco – ha concluso Decaro – occorre far fronte comune per mettere a valore l’esperienza di tutti noi per il bene ultimo che è l’interesse dei cittadini. Questo intendiamo fare con questa campagna di ‘libertà’, che vogliamo diventi una battaglia per l’autonomia dei sindaci e delle loro comunità”. Leggi gli interventi del vicepresidente vicario Anci e sindaco di Valdengo, Roberto Pella, del presidente del Consiglio nazionale Anci e sindaco di Catania, Enzo Bianco, del delegato Anci alla Finanza locale e sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli, del delegato Immigrazione Anci e sindaco di Prato, Matteo Biffoni, del presidente della Consulta Anci Città medie e sindaco di Sassari, Nicola Sanna. e dal delegato Anci all’Urbanistica e sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto.
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