Nuovo piano triennale LLPP nel DUP 2019-2021. Schemi-tipo in excel

5 Giugno 2018
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a cura di M. Bellesia

Il D.M. 16/1/18, n. 14, in GU il 9/3/18, ha approvato i nuovi modelli del piano triennale dei lavori pubblici che dovranno essere adottati a partire dal prossimo DUP, documento unico di programmazione, che la Giunta deve presentare in Consiglio entro il 31/7/2018 (art. 21, comma 8, D.Lgs. 50/16; artt. 151, c.1 e 2 e 170, del Tuel D. Lgs. n. 267/2000; punti 8.2 e 8.4 del Principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio, allegato 4/1 al D. Lgs. 23/6/11, n. 118).

Ma andiamo con ordine.

LA STORIA DELL’ADEMPIMENTO

L’obbligo della preventiva approvazione del programma triennale dei lavori pubblici e dell’elenco annuale, fu introdotto dalla  L. 11 febbraio 1994, n. 109, “legge Merloni sui lavori pubblici” poi trasfusa nel D.Lgs. 12/4/2006 n. 163 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE (Codice De Lise).

La materia venne disciplinata dall’art. 128 del D.Lgs. 12/4/2006 n. 163, dall’art. 13 del regolamento di esecuzione ed attuazione D.P.R. 5/10/2010 n. 207 e da vari DM di approvazione degli schemi operativi, per ultimi il DM 11/11/11 e il DM 24/10/14.

Da allora, il piano triennale dei lavori pubblici divenne uno degli atti fondamentali di programmazione, incardinato nella più generale programmazione di bilancio.

LA NORMATIVA ATTUALE

Attualmente, la normativa che riguarda la programmazione dei lavori pubblici risiede, nell’art. 21 del D. Lgs. 50/16 e nel Principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio, allegato 4/1 al D. Lgs. 23/6/11, n. 118.

La normativa precedente è stata abrogata!

Il comma 1 dell’art. 21 del D. Lgs. 50/16 stabilisce innanzitutto che il programma triennale dei lavori pubblici (unitamente al programma biennale degli acquisti di beni e servizi) è approvato nel rispetto dei documenti programmatori e in coerenza con il bilancio e, per gli enti locali, secondo le norme che disciplinano la programmazione economico-finanziaria degli enti. Il comma 1 è stato così modificato dall’ art. 11, comma 1, lett. b), D.Lgs. 19 aprile 2017, n. 56.

Pertanto, il programma triennale dei lavori pubblici deve essere considerato un allegato obbligatorio del bilancio ed, in particolare, un elemento essenziale della sezione operativa del documento unico di programmazione DUP. 

Principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio, allegato 4/1 al D. Lgs. 23/6/11, n. 118:

Punto 4.2 – Gli strumenti della programmazione degli enti locali:

… Gli strumenti di programmazione degli enti locali sono:
a) il Documento unico di programmazione (DUP), presentato al Consiglio, entro il 31 luglio di ciascun anno ….
b) l’eventuale nota di aggiornamento del DUP, da presentare al Consiglio entro il 15 novembre di ogni anno,…
c) lo schema di bilancio di previsione finanziario, da presentare al Consiglio entro il 15 novembre di ogni anno….

Punto 8.2. La Sezione Operativa (SeO):
“… Il contenuto minimo della SeO è costituito:

… i) dalla programmazione dei lavori pubblici svolta in conformità ad un programma triennale e ai suoi aggiornamenti annuali;
… La Parte 2 della SeO comprende la programmazione in materia di lavori pubblici, personale e patrimonio.
La realizzazione dei lavori pubblici degli enti locali deve essere svolta in conformità ad un programma triennale e ai suoi aggiornamenti annuali che sono ricompresi nella SeO del DUP.
I lavori da realizzare nel primo anno del triennio sono compresi nell’elenco annuale che costituisce il documento di previsione per gli investimenti in lavori pubblici e il loro finanziamento.
Ogni ente locale deve analizzare, identificare e quantificare gli interventi e le risorse reperibili per il loro finanziamento.
Il programma deve in ogni modo indicare:
o le priorità e le azioni da intraprendere come richiesto dalla legge;
o la stima dei tempi e la durata degli adempimenti amministrativi di realizzazione delle opere e del collaudo;
o La stima dei fabbisogni espressi in termini sia di competenza, sia di cassa, al fine del relativo finanziamento in coerenza con i vincoli di finanza pubblica.
Trattando della programmazione dei lavori pubblici si dovrà fare necessariamente riferimento al “Fondo pluriennale vincolato” come saldo finanziario, costituito da risorse già accertate destinate al finanziamento di obbligazioni passive dell’ente già impegnate, ma esigibili in esercizi successivi a quello in cui è accertata l’entrata.”

Punto 8.4. Il Documento unico di programmazione semplificato:
Il DUP semplificato comprende inoltre, relativamente all’arco temporale di riferimento del bilancio di previsione:
… c) la programmazione dei lavori pubblici… 

La realizzazione dei lavori pubblici degli enti locali deve essere svolta in conformità ad un programma triennale e ai suoi aggiornamenti annuali che sono ricompresi nel DUP.
I lavori da realizzare nel primo anno del triennio sono compresi nell’elenco annuale che costituisce il documento di previsione per gli investimenti in lavori pubblici e il loro finanziamento.

LE CARATTERISTICHE ESSENZIALI

Gli elementi essenziali del piano triennale dei LLPP sono:

– il programma dei lavori pubblici è triennale (art. 21, comma 1, D.Lgs. 50/16);
– è previsto un aggiornamento annuale (art. 21, comma 1, D.Lgs. 50/16);
– le opere incompiute devono essere adeguatamente evidenziate nella programmazione triennale dei lavori pubblici (art. 21, comma 2, D.Lgs. 50/16);
– contiene i lavori il cui valore stimato sia pari o superiore a 100.000 euro  (art. 21, comma 3, D.Lgs. 50/16);
– è attribuito un CUP codice unico di progetto   (art. 21, comma 3, D.Lgs. 50/16);
– vanno indicate le fonti di finanziamento in coerenza con gli stanziamenti del bilancio preventivo  (art. 21, comma 3, D.Lgs. 50/16) e proprio per questo il piano triennal dei LLPP costituisce un allegato obbligatorio del bilancio annuale di previsione;
– è obbligatoria l’approvazione preventiva del progetto di fattibilità tecnica ed economica per i lavori di importo pari o superiore a 1.000.000 euro, ai fini dell’inserimento nell’elenco annuale  (art. 21, comma 3, D.Lgs. 50/16);
– vanno individuati gli interventi suscettibili di essere realizzati attraverso contratti di concessione o di partenariato pubblico privato (art. 21, comma 4, D.Lgs. 50/16) ed i beni immobili disponibili che possono essere oggetto di cessione.

LA FASE DELLA PUBBLICAZIONE

Le modalità di pubblicazione (art. 21, comma 7, D.Lgs. 50/16) posono essere così sintetizzate:

1) obbligo di pubblicazione sul sito dell’Ente;
2) obbligo di pubblicazione sul sito informatico del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
3) obbligo di pubblicazione sul sito informatico dell’Osservatorio di cui all’articolo 213

N.B. Il programma triennale dei lavori pubblici ed il programma biennale degli acquisti di beni e servizi non devono essere pubblicati ai fini della loro efficacia (così come era nella normativa precedente, ora abrogata, D.Lgs. 12 aprile 2006, n.163, art. 128 e DPR 5 ottobre 2010, n. 207, DM 24/10/14), Consiglio di Stato parere della Commissione speciale del 27/7/2017, n. 1806.

LE MODALITA’ DL DECRETO ATTUATIVO

Il D.M. 16/1/18, n. 14, in GU il 9/3/18, disciplina l’attuazione dell’art. 21, comma 8, del D.Lgs.  18 aprile 2016, n. 50 ed approva i nuovi schemi-tipo del piano triennale dei lavori pubblici che dovranno essere adottati a partire dal prossimo DUP, documento unico di programmazione, che la Giunta deve presentare in Consiglio entro il 31/7/2018

I succitati schemi-tipo sono costituiti salle seguenti schede:

Scheda A: quadro delle risorse necessarie alla realizzazione dei lavori previsti dal programma, articolate per annualita’ e fonte di finanziamento;
Scheda B: elenco delle opere pubbliche incompiute;
Scheda C: elenco degli immobili disponibili di cui agli articoli 21, comma 5 e 191 del codice, ivi compresi quelli resi disponibili per insussistenza dell’interesse pubblico al completamento di un’opera pubblica incompiuta;
Scheda D: elenco dei lavori del programma con indicazione degli elementi essenziali per la loro individuazione;
Scheda E: lavori che compongono l’elenco annuale, con indicazione degli elementi essenziali per la loro individuazione;
Scheda F: elenco dei lavori presenti nel precedente elenco annuale nei casi previsti dal comma 3 dell’articolo 5.

>> Gli SCHEMI-TIPO in formato excel sono riportati in allegato
>>
Il D.M. 16/1/18, n. 14, Regolamento recante procedure e schemi-tipo per la redazione e la pubblicazione del programma triennale dei lavori pubblici, del programma biennale per l’acquisizione di forniture e servizi e dei relativi elenchi annuali e aggiornamenti annuali.(GU n.57 del 9-3-2018) è riportato in allegato.

 

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