Si svolgerà a Rimini nei giorni del 23-25 ottobre la
XXXV assemblea nazionale dell’ANCI. Il tema proposto per questa edizioni e parte da una riflessione: “Prima che amministratori, cittadini. Ognuno di noi fa esperienza nella vita di tutti i giorni di cosa significa essere cittadini: viviamo i problemi, viviamo l’amore che ci lega al luogo in cui siamo nati viviamo e ne patiamo le inevitabili contraddizioni”, si legge nella prefazione dell’evento.
Muovere dalle dinamiche del cittadino, dal vissuto dell’esperienza personale per essere buoni amministratori, partire dalle difficoltà che osserviamo e dalle aspettative che abbiamo riguardo alla nostra qualità della vita per assolvere al compito di creare soluzioni e dare risposte ai bisogni dei cittadini che si è chiamati ad amministrare. Una sfida interessante ed impegnativa che verrà rilanciata attraverso numerosi convegni ed incontri, una occasione importante di confronto e di analisi.
Sono principalmente 3 le tematiche che saranno affrontate nella due giorni riminese:
Lavoro e dignità. Il 2018 segna il decennale dell’inizio della crisi economica e finanziaria e al contempo vede il consolidarsi di segnali di rilancio spesso favoriti dai Comuni con il supporto alla nascita di nuove attività imprenditoriali, di start-up innovative, al la diffusione dell’innovazione tecnologica e sociale. Di fronte alle sfide ancora in campo derivanti da uno scenario economico incerto, dall’emergere d i nuovi bisogni di welfare e dai fenomeni migratori, ancora molto è l’impegno necessario per perseguire i princìpi costituzionali di lavoro, dignità e uguaglianza legato al lavoro alla dignità e all’uguaglianza. Di fronte alle sfide ancora in campo derivanti da uno scenario economico incerto, dall’emergere di nuovi bisogni di welfare e dai fenomeni migratori,ancora molto è l’impegno necessario per perseguire i princìpi costituzionali di lavoro, dignità e uguaglianza.
Valorizzare il patrimonio culturale e ambientale. Le complesse sfide cui si trovano di fronte oggi i Comuni devono essere affrontate a partire dalla valorizzazione delle proprie risorse e dei propri punti di forza. Tra questi non possono che essere poste al centro le potenzialità legate a un patrimonio di cultura, ambiente e stili di vita che ne fanno luoghi di benessere e sviluppo sostenibile. Quali politiche per valorizzare il patrimonio culturale e ambientale dei Comuni Italiani nello scenario del cambiamento climatico e dei rischi idrogeologici? Quali azioni per favorire il benessere e la qualità della vita nel contesto dell’invecchiamento della popolazione e del mutamento demografico?
Semplificazione amministrativa. I Comuni sono da sempre l’istituzione più prossima ai cittadini, quella in cui si ripone maggiore fiducia, e quella cui ci si rivolge per la soluzione dei problemi. I Sindaci sono quotidianamente il terminale tramite cui lo Stato incontra le comunità territoriali e ne ascolta i bisogni impegnandosi a dare risposte efficaci. Troppo spesso però Comuni e Sindaci sono ostacolati da impedimenti normativi, incombenze amministrative, vincoli finanziari che ne minano l’autonomia e la capacità di intervento. Quali norme per la semplificazione dell’azione amministrativa dei Comuni? Quali iniziative per la liberazione di risorse finanziarie e per il perseguimento della coesione territoriale?
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Decreto Legislativo n. 101/2018
a cura di Ernesto Belisario
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