Il caro bollette spaventa gli enti

ItaliaOggi
19 Novembre 2021
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di Matteo Barbero

Occorre evitare debiti fuori bilancio. Il governo si è concentrato solo su famiglie e imprese
Nei bilanci 2022-2024 più risorse per pagare le utenze
Il caro bollette spaventa anche gli enti locali. Nella costruzione dei bilanci 2022-2024 occorrerà prevedere un significativo incremento delle risorse stanziate per pagare le utenze, anche per evitare il rischio di debiti fuori bilancio e interruzioni dei servizi pubblici. Rispetto al passato, infatti, nei mesi a venire costerà molto di più illuminare e riscaldare scuole, edifici pubblici, palestre e impianti sportivi. Al momento, è difficile quantificare il delta, ma è prevedibile che sia molto significativo, mentre le misure varate dal Governo si sono fin qui concentrate su famiglie e imprese. La costruzione dei nuovi preventivi 2022-2024, che in questi giorni stanno prendendo forma, si annuncia quindi in salita. Alcune amministrazioni stanno pensando di ritoccare al rialzo le aliquote dei tributi locali, ma tale scelta rischia di rivelarsi un boomerang per il Paese, perché la quota di aumenti sterilizzata a favore dei privati rischierebbe di rientrare dalla finestra sotto forma di maggiori tasse comunali e provinciali. In questo senso, sarebbe auspicabile un intervento statale, che potrebbe prendere la forma di un fondo ad hoc ai sensi dell’articolo 11 della legge n.243/2012. Tale norma prevede che lo Stato, in ragione dell’andamento del ciclo economico o al verificarsi di eventi eccezionali, possa concorrere al finanziamento dei livelli essenziali delle prestazioni e delle funzioni fondamentali inerenti ai diritti civili e sociali. Tale disposizione, che ha costituito il fondamento degli strumenti finanziari varati per fronteggiare l’emergenza Covid, ben potrebbe fornire la base d’appoggio per un intervento di almeno parziale di copertura delle maggiori spese per utenze che peseranno sui conti locali. Anche perché il rischio dal punto di vista contabile è molto alto. Secondo la giurisprudenza della Corte dei conti, solo in presenza di circostanze oggettive e imprevedibili che hanno comportato uno sforamento delle previsioni è possibile correre ai ripari attraverso normali variazioni di bilancio (comunque difficili da quadrare, diversamente occorre attivare la procedura di riconoscimento del debito fuori bilancio in base all’articolo 194 del Testo unico sugli enti locali (dlgs 267/2000). Insomma, senza un sostegno statale, il rischio che sui capitoli destinati al pagamento di luce e gas si aprano voragini è molto alto, con tutto ciò che ne potrebbe comportare in termini di possibili ripercussioni sulla continuità dei servizi pubblici.

In collaborazione con Mimesi s.r.l.

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