Danno erariale per gestione inefficiente della TARI

13 Settembre 2022
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Sindaco, assessore al bilancio e i dirigenti di un ente locale sono stati condannati per danno erariale, a causa della inefficiente gestione della TARI con conseguenti minori introiti a fronte della prescrizione quinquennale dei crediti vantati. La condanna è stata confermata dalla Corte dei conti dell’Umbria (sentenza n.62/2022) che, rispetto alla quantificazione del danno della Procura, ha ridotto l’importo dei crediti prescritti in ragione di una percentuale dei crediti che non sarebbero stati mai riscossi.

Il fatto

Il PM contabile ha citato in giudizio, per responsabilità erariale, il Sindaco, l’assessore al bilancio, i dirigenti succedutesi nel tempo e i funzionari, per gestione inefficiente degli incassi sulla TARI, in relazione alla prescrizione realizzatasi nell’anno di rilevazione (anno 2014). La quantificazione del danno erariale è stata calcolata sulla base dei mancati introiti, cui è stata applicata una percentuale di riduzione per la fisiologica impossibilità del recupero dell’imposta. La responsabilità maggiore, a dire della Procura, sarebbe addebitabile all’organo politico (Sindaco e Assessore) che hanno introdotto un quadro regolamentare caotico e incerto, in considerazione della omessa chiara definizione del nuovo riparto di compiti e competenza tra il Comune e il concessionario. I funzionari amministrativi, dal canto loro, non si sono attivati per sollecitare i chiarimenti necessari, né hanno agito per la riscossione delle somme dovute a titolo di TARI. Nelle proprie difese i convenuti più che evidenziare una propria azione efficace e risolutiva della questione, hanno tentato di scaricare la responsabilità sugli altri convenuti, ossia i politici sui dirigenti e questi ultimi sui politici.

La conferma del danno erariale

Il Collegio contabile ha evidenziato come, la corretta gestione delle entrate è fondamentale per un ente locale, anche la fine di perseguire un equilibrio di bilancio e di sana gestione finanziaria. Nel caso di specie, la inefficiente gestione amministrativa ha prodotto minori entrate da TARI, con gravi ricadute sul bilancio dell’ente locale,a fronte di un voluto quadro regolamentare dei rapporti opaco e fonte di mancati incassi, tanto che i crediti finivano per essere prescritti. Pertanto, è stata confermata la riduzione dei mancati incassi , ma per un importo maggiore rispetto alla percentuale stimata dalla Procura, considerata quale percentuale fisiologica di mancata riscossione. Per il Collegio contabile tale percentuale di abbattimento deve essere aumentata considerando anche quanto eccepito dai convenuti (ad esempio, numero delle società fallite, estinte; avvisi comunque notificati ai contribuenti per compiuta giacenza), tanto da ridurre il danno erariale dai circa 600 mila uro stimati dalla Procura a 250 mila euro. La maggiore responsabilità è stata indicata per la parte politica per 100 mila euro da suddividere in parti uguali tra il Sindaco e l’Assessore, mentre la parte restante è stata suddivisa in parti uguali per i cinque funzionari chiamati a rispondere del danno erariale.

8891650481

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