Bollette, allarme sindaci: «Serve un miliardo»

il sole24ore
7 Ottobre 2022
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di GIANNI TROVATI (Il Sole 24 Ore – 07/10/2022) – In collaborazione con Mimesi s.r.l.

I primi cittadini chiedono 200 milioni nel Dl quater e 800 per il 2023

Il problema non è da sottovalutare perché le bollette energetiche dei Comuni servono a mandare avanti servizi essenziali; per esempio gli asili e le scuole comunali, dove la temperatura dovrà peraltro fare i conti anche con le finestre aperte anti-pandemia dal momento che sui nuovi sistemi di aerazione si è dibattuto molto ma non si è fatto nulla, o l’illuminazione pubblica che fin qui ha visto qualche mini-razionamento concentrato sui monumenti delle città ma potrebbe diventare un problema di sicurezza in caso di riduzioni più profonde. «Si rischia di dover fermare i tram, tenere parti delle città al buio, spegnere completamente le luci dei monumenti e tagliare i riscaldamenti», riassume Canelli che annuncia anche una serie di proposte per destinare all’energia residui di bilancio vincolati per altre emergenze come il Covid.

Il problema non è nuovo. E anzi ha impegnato il governo Draghi per tutto l’anno, nel rapporto diretto fra Palazzo Chigi, Mef e sindaci che ha funzionato bene anche nella gestione del Pnrr. Tutti i decreti Aiuti hanno contenuto sostegni per i costi dell’energia degli enti locali, che nelle tre tappe compiute fin qui hanno cumulato 720 milioni di euro, 600 ai Comuni e il resto a Province e Città metropolitane, distribuiti di volta in volta (fin qui in tempi brevi) con i decreti del ministero dell’Interno. Le prime rilevazioni confermano però che lo sforzo non basta per tutto l’anno. Il Siope, il cervellone telematico del Mef che misura in tempo quasi reale entrate e uscite dalle casse degli gli enti pubblici, segnala che da gennaio a fine settembre gli enti locali hanno già versato 2,413 miliardi per l’energia, finiti per il 71% all’elettricità e per il 29% al gas, contro gli 1,715 miliardi spesi alle stesse voci nei primi nove mesi dello scorso anno. I rincari già subiti, 697,8 milioni di euro, hanno quindi in pratica esaurito i fondi statali resi disponibili finora. E manca la parte più delicata dell’anno.

* Articolo integrale pubblicato su Italiaoggi del 7 ottobre 2022.

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