Tempestiva trasmissione degli atti alla BDAP e correttezza dei dati: il warning della Corte dei conti

16 Dicembre 2022
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La Corte dei conti, sez. reg. di contr. Veneto, nella delib. n. 199/2022/PRSE, depositata lo scorso 29 novembre, ha ribadito l’importanza della correttezza dei flussi informativi nella predetta Banca dati unitaria e nelle altre banche dati pubbliche, non trattandosi di meri adempimenti a fini statistici; al contrario, tali “banche dati – per la realizzazione e la manutenzione delle quali si impiegano ingenti risorse – sono strumenti di monitoraggio e controllo ai fini del coordinamento della finanza pubblica e le informazioni ivi presenti sono alla base delle decisioni di politica finanziaria”.

Nella prospettiva dell’amministrazione digitale, inoltre, l’obiettivo cui si deve tendere è la piena conformità dei dati inseriti con i documenti prodotti dai software gestionali dei singoli enti che sono oggetto di approvazione da parte degli organi di governo e consiliari.

All’organo di revisione, pertanto, viene richiesto di verificare la coerenza:

  • dei dati presenti nel sistema BDAP – Bilanci Armonizzati – con quanto risultante dai documenti contabili tenuti e/o approvati dall’ente, almeno per quanto riguarda i contenuti del Quadro generale riassuntivo, del Prospetto degli equilibri di bilancio e del Prospetto del risultato di amministrazione, nonché gli errori e le incongruenze segnalate dalla BDAP, ove non risolte;
  • delle informazioni sugli organismi partecipati inserite dagli enti nella banca dati del Dipartimento del Tesoro con quelle rilevabili da altra documentazione oggetto di verifica.

Anche in queste ipotesi di errata o incompleta comunicazione dei dati, i revisori dovranno segnalare alle Amministrazioni la necessità di operare le rettifiche/integrazioni necessarie (Sezione delle Autonomie, delib. n. 12/SEZAUT/2019/INPR).

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