Riforma Fiscale: cosa cambierà

24 Agosto 2023
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È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 14 agosto la legge 9 agosto 2023 n. 11 recante delega al Governo per la riforma fiscale. Con un esame a tempo di record il testo è stato rivisto e corretto al Senato e approvato dalla Camera prima di essere pubblicato in Gazzetta.

Delega fiscale: verso i decreti attuativi

primi decreti attuativi previsti dalla delega, spiega il viceministro dell’Economia e alle Finanze, Maurizio Leo, riguarderanno i testi unici e i principi generali della delega, “come quelli sullo statuto del contribuente”. Ma non solo. “Mentre sui tributi e il taglio delle tasse si interverrà alla luce delle risorse disponibili che saranno evidenti già con la Nadef, per la semplificazione degli adempimenti e per la lotta all’evasione c’è la possibilità di essere pronti con l’inizio del nuovo anno. Il che dimostra come il Governo non intenda in alcun modo arretrare nella lotta all’evasione”, ha precisato Leo rispondendo alle opposizioni che accusano il governo di riscrivere il nuovo fisco ad uso e consumo degli evasori. “Non c’è nessun passo indietro e nessun favore agli evasori – conferma Leo – ma solo un cambio di rotta che è stata indicata a più riprese dall’Ocse e che si concentra sulla compliance per favorire il confronto e l’adempimento spontaneo dei contribuenti con l’unico obiettivo di ridurre il tax gap”.

Entrata in vigore

La legge entrerà in vigore il 29 agosto e, a partire da questa data, scatterà il conto alla rovescia per l’approvazione dei decreti attuativi che concretamente modificheranno la normativa fiscale. Dall’IRPEF all’IVA passando per le procedure di riscossione e accertamento, la legge delega approvata dal Parlamento durante l’iter parlamentare si è arricchita di nuove integrazioni e precisazioni, come quelle che riguardano una linea morbida sulle sanzioni per i contribuenti più collaborativi.

Cosa cambia

Si inaugura pertanto un nuovo fisco anche su controlli, riscossione e contenzioso: la delega punta a intervenire in modo sostanziale anche sul capitolo dell’accertamento e del recupero delle tasse non pagate. Lo fa con una filosofia di fondo improntata a un gioco d’anticipo che punta su due punti forte a seconda della grandezza dei contribuenti coinvolti: il concordato preventivo per le medio-piccole attività economiche e la cooperative compliance (o adempimento collaborativo) per le grandi. In un progetto in cui sarà cruciale il ruolo delle banche dati ma anche la telematica. Per l’operatività generale della riforma, in ogni caso, c’è ancora tempo: dall’entrata in vigore ci saranno 24 mesi per approvare i decreti legislativi di modifica.

>> IL TESTO DELLA LEGGE 9 AGOSTO 2023, n. 111.

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