Erogati i contributi ai Comuni per la partecipazione all’attività di accertamento dei tributi erariali

3 Ottobre 2023
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Con un comunicato del 14/9/2023 il Ministero dell’Interno – Direzione Finanza Locale ha reso noto che con provvedimento del 13 settembre 2023 è stata disposta l’erogazione del contributo spettante ai comuni per la partecipazione dei medesimi all’attività di accertamento fiscale e contributivo per l’anno 2022.

Si tratta dell’attività prevista dall’art. 1 del d.l. 203/2005(conv. L. 248/2005) la cui disciplina è stata attuata da successivi provvedimenti del Direttore dell’Agenzia delle Entrate (n. 187461 del 3/12/2007, n. 175466 del 28/11/2008, n. 78785 del 29/5/2012, ecc.).

Gli ambiti di intervento sono cinque:
1) Commercio e professioni (consente ai comuni di segnalare le irregolarità commesse dai soggetti che svolgono attività commerciale e professionale in assenza di partita Iva, ecc.);
2) Urbanistica e territorio (consente ai comuni di segnalare i soggetti che hanno realizzato opere di lottizzazione, in assenza di redditi dichiarati e i redditi conseguiti in occasione di trasferimenti immobiliari, come le omissioni di plusvalenze),
3) Proprietà edilizie e patrimonio immobiliare (riguarda le situazioni di incongruenza tra i dati in possesso del comune e quelli dichiarati ai fini fiscali, come proprietà o titolarità di diritti reali per unità immobiliari non indicate in dichiarazione); q
4) Residenze fittizie all’estero (in tal categoria confluiscono le segnalazioni relative a soggetti che pur risultando residenti all’estero hanno mantenuto nel nostro Paese il domicilio reale); 5) Beni indicativi di capacità contributiva.

Il Viminale con il comunicato del 14/9/2023 segnala che il pagamento di che trattasi è stato sospeso, ai sensi dell’articolo 161, comma 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, nei confronti degli enti che non hanno trasmesso alla banca dati delle pubbliche amministrazioni (BDAP), i documenti contabili come previsto dal decreto del Ministero dell’economia e delle finanze del 12 maggio 2016, nonché nei confronti degli enti che non hanno adempiuto alla trasmissione del questionario SOSE. Un ulteriore pagamento sarà disposto, entro la chiusura della contabilità finanziaria del corrente esercizio finanziario, nei confronti degli enti che entro e non oltre il 15 novembre 2023 avranno regolarizzato la propria posizione provvedendo all’invio dei certificati di bilancio e/o del questionario SOSE.

Dal prospetto allegato al comunicato emerge che la premialità complessiva (riferita al 2022) si è attestata su poco più di 3 milioni di euro (per la precisione € 3.060.120,09), in riduzione rispetto ai circa 6,5 milioni del 2020, ai 7,7 milioni del 2019, agli 11,4 milioni del 2018 e ai circa 13 milioni dell’anno precedente, rispetto ai circa 17 milioni del 2016 e ai circa 22 milioni del 2015. Occorre comunque evidenziare che fino all’anno 2021 la quota di partecipazione dei comuni all’accertamento (art. 34 del D.L. 26/10/2019, n. 124) era del 100%, mentre dal 2022 è scesa al 50%.

La distribuzione degli importi è peraltro disomogenea su base territoriale: i comuni delle regioni Lombardia ed Emilia-Romagna si confermano come i più virtuosi, mentre nell’elenco non compare nemmeno un ente di Basilicata, Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta.
Si segnalano, in ordine di entità di importo, i primi dieci comuni (top ten): 1) Genova € 863.459,19; 2) Milano € 367.410,11; 3) Torino € 162.671,99; 4) Prato € 147.242,91; 5) Bologna € 99.555,24; 6) Firenze € 60.174,97; 7) Bergamo € 52.483,49; 8) Maclodio (BS) € 47.660,37; 9) Rimini € 47.319,37; 10) Guastalla (RE) € 45.087,35. Si segnala, infine, che ai primi dieci comuni (su 266 comuni destinatari) va oltre il 60% dell’importo della premialità complessiva.

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