L’art. 223 del D. Lgs. 18/8/2000, n. 267, prevede l’obbligo di una verifica trimestrale di cassa in ogni ente locale.
La predetta verifica è effettuata dall’organo di revisione.
Dalla verifica ordinaria di cassa e dalla verifica del servizio di tesoreria, deve innanzitutto scaturire lo stato di liquidità dell’ente e le eventuali difficoltà di mantenimento degli equilibri di cassa nell’immediato futuro.
Successivamente, la verifica del servizio di tesoreria deve condurre a vari controlli, fra i quali il confronto tra i dati contabili dell’Ente e quelli del Tesoriere, lo stato delle contabilità speciali della tesoreria unica, i riscontri della regolarità delle operazioni di tesoreria, i controlli degli obblighi di conservazione della documentazione prescritta dalla legge e dalla convenzione di tesoreria.
Il regolamento di contabilità può prevedere regole specifiche in materia di agenti contabili e delle verifiche sulle loro gestioni.
Le verifiche ordinarie di cassa di cui all’art. 223 del D.Lgs. n. 267/2000 costituiscono principi generali con valore di limite inderogabile e pertanto non modificabili dal regolamento di contabilità, ai sensi dell’art. 152, comma 4, del medesimo decreto legislativo.
A differenza delle verifiche di cassa ordinarie, che si effettuano periodicamente nelle scadenze prescritte dall’art. 223 del D.Lgs. n. 267/2000 e dal regolamento di contabilità, le verifiche straordinarie (ex art. 224 del Tuel) riguardano il mutamento della persona del sindaco, del presidente della provincia, del sindaco metropolitano e del presidente della comunità montana.
Al fine di agevolare le operazioni di riconciliazione tra il giornale di cassa dell’ente e il conto del Tesoriere, si riporta qui di seguito uno schema di verifica in excel con un esempio numerico.
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