La Valle d’Aosta aveva contestato l’obbligo di versare due volte il contributo: una come Regione e un’altra come rappresentante dei Comuni valdostani, ritenendo che questi ultimi non dovessero contribuire separatamente. La Corte ha chiarito che la Regione agisce come intermediario per i Comuni e che, sebbene versi i contributi per entrambi, ciò avviene correttamente, in quanto i Comuni possono rimborsare la Regione.
In questo senso, la Corte ha stabilito che il principio pattizio non è violato, poiché lo Stato ha il diritto di imporre contributi anche alle Regioni a statuto speciale per il risanamento delle finanze pubbliche, stabilendo l’importo complessivo e lasciando agli accordi con gli enti territoriali solo la ripartizione del contributo. La sentenza della Corte Costituzionale conferma che nessun ente territoriale può sottrarsi ai propri doveri finanziari nei confronti dello Stato.
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