Appalti: l’Agenzia delle Entrate spiega le regole per la fatturazione nel raggruppamento temporaneo di imprese

La questione riguarda la modalità di emissione delle fatture per l’adeguamento del corrispettivo a seguito della revisione dei prezzi da parte di un Comune

17 Dicembre 2024
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L’Agenzia delle Entrate ha recentemente fornito un importante chiarimento in merito alla fatturazione nell’ambito di un appalto di lavori, attraverso la risposta ad interpello n. 259 del 16 dicembre 2024. La questione riguarda la modalità di emissione delle fatture per l’adeguamento del corrispettivo a seguito della revisione dei prezzi da parte di un Comune. La situazione in oggetto coinvolge un Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI) misto per quote, con una società capogruppo che agisce in rappresentanza degli altri componenti.

Secondo quanto precisato dall’Agenzia, ogni impresa facente parte del RTI deve emettere una propria fattura nei confronti della stazione appaltante, riferita ai lavori di sua competenza. Tuttavia, la capogruppo ha la possibilità di emettere le fatture anche per conto delle altre, ma solo previa intesa con gli altri componenti e indicando chiaramente nel documento di aver agito in nome e per conto degli stessi.

Un altro aspetto sottolineato riguarda le somme derivanti dalla “revisione prezzo”, per le quali si applica l’obbligo di una fatturazione separata. Inoltre, l’Agenzia non rileva ostacoli al fatto che il pagamento delle fatture venga effettuato direttamente dal Comune alla capogruppo, utilizzando le risorse del Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche. Questo chiarimento fornisce una guida importante per la gestione fiscale degli appalti pubblici e delle relative procedure di fatturazione.

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