Il 20 febbraio 2025, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito un importante aspetto fiscale riguardante i contratti stipulati dai Comuni per l’affidamento di incarichi legali a professionisti esterni. Secondo la risposta n. 40, non è dovuta l’imposta di bollo per i contratti con cui un Comune affida a legali esterni la promozione di azioni giudiziarie e la propria difesa in giudizio.
Questo chiarimento si basa sull’articolo 25 della Tabella B allegata al DPR n. 642/1972, che esenta dal pagamento del tributo i contratti di lavoro e d’impiego, sia individuali che collettivi. La questione era emersa a seguito di un dubbio sollevato da un Comune che, in assenza di un’avvocatura interna, ricorre a professionisti esterni attraverso la firma di un disciplinare che definisce compiti e prestazioni delle parti. Pertanto, i Comuni non dovranno più preoccuparsi del pagamento dell’imposta di bollo in questi casi, semplificando così il quadro normativo per la gestione di tali incarichi.
Rapporto tra un Comune e un legale senza bollo, la norma agevolativa parla chiaro
L’esenzione anche anche nel caso di rapporto tra un Comune e un legale esterno riconducibile a un appalto di servizi, perché non applicabili le disposizioni del Codice dei contratti pubblici
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