Il Ministero precisa che, in materia d’accesso agli atti, la riservatezza non è opponibile ai consiglieri comunali, perché tenuti al segreto d’ufficio, mentre l’equilibrato bilanciamento con il diritto alla privacy si raggiunge attraverso l’ostensione degli atti previa “mascheratura” dei nominativi e dei dati idonei a consentire l’individuazione dei soggetti interessati.
Accesso agli atti: la riservatezza non è opponibile ai consiglieri comunali
Con il parere n. 33441 del 27 novembre 2023 il Ministero dell’Interno è tornato sul tema dell’accesso agli atti dei consiglieri comunali
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