Anac, le federazioni sono enti di diritto privato se il contributo pubblico non è dominante

ItaliaOggi
1 Settembre 2022
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di GIOVANNI GALLI (taliaOggi – 01/09/2022) – In collaborazione con Mimesi s.r.l.

Federazioni sportive come enti privati se il contributo pubblico non è dominante. Deve essere prevalente il finanziamento pubblico o l’influenza, per esempio tramite il Coni. Nel caso in cui non fosse prevalente, quindi, le federazioni non sarebbero sottoposte al codice degli appalti pubblici nell’utilizzo delle proprie risorse e nell’affidamento di incarichi. È quanto ha chiarito l’Autorità Anticorruzione, intervenendo su una richiesta di parere della Fise, Federazione italiana sport equestri. Con delibera N.367, Anac ha indicato i requisiti che qualificano una società sportivao un ente del terzo settore come «organismo di diritto pubblico» con relativi obblighi di legge. Secondo l’Anac, innanzitutto deve essere maggioritario il finanziamento da parte dello Stato.

Pertanto, l’utilizzo di tali risorse non deve rispondere a norme pubbliche, ma è deliberato in autonomia dalla federazione come un qualsiasi ente privato. In secondo luogo, è necessario verificare se vi è influenza pubblica dominante. Nel caso in questione quella del Coni, che però non ha potere di controllo di gestione tale da configurare dominanza pubblica, visto che nomina solo due revisori dei conti. Per questo motivo federazioni sportive e enti del terzo settore che soddisfano tali prerequisiti sono da considerarsi enti privati. Pertanto, la loro attività di promozione, sviluppo e svolgimento dell’attività sportiva si svolge in ambito di diritto privato, pur avendo la loro azione un carattere di interesse generalee valenza pubblicistica. E le loro decisioni avvengono all’interno di una propria autonomia tecnica, organizzativa e di gestione.

* Articolo integrale pubblicato su Italia Oggi del 18 Agosto 2022.

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