Con comunicato del 15/04/2015 l’ANCI pubblica la bozza del nuovo disegno di legge di recepimento delle direttive appalti ed il documento Anci di proposte emendative Anci trasmesse all’VIII° Commissione Lavori Pubblici del Senato. All’art. 1 comma 1 lett. i) Anci ha proposto, inoltre, un emendamento rilevante in materia di centralizzazione degli acquisti.
La disposizione, così come elaborata nella bozza di ddl, prevede” l’obbligo per i comuni di ricorrere a forme di aggregazione o centralizzazione delle committenze di livello almeno regionale per gli affidamenti di importo superiore a un milione di euro”.
Con la proposta emendativa Anci la finalità è duplice: da una parte di venire incontro alle esigenze dei Comuni che si sono o si stanno organizzando in convenzioni – per le acquisizioni di beni, servizi e lavori – ai sensi dell’art. 30 del D.Lgs n. 267/2000, evitando in tal modo di rendere inutili gli sforzi che le Amministrazioni stanno compiendo per poter ottemperare, dal 1 settembre 2015, alle disposizioni previste dal riformulato art. 33 comma 3bis del codice dei contratti pubblici; dall’altra porre dei limiti minimi di popolazione (10.000 abitanti) per le aggregazioni soddisfacendo l’esigenza, fortemente sentita da più parti, di razionalizzazione della spesa e riduzione delle Stazioni appaltanti.
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