di MATTEO BARBERO (ItaliaOggi – 19/09/2023) – In collaborazione con Mimesi s.r.l
Il Viminale ha reso noto che l’importo 2023 sarà pari a 3 mln
Calano ancora i premi per la collaborazione dei comuni nella lotta all’evasione fiscale. Il Ministero dell’Interno ha reso noto di aver disposto l’erogazione del contributo per l’anno anno 2023, che riguarda le attività svolte nel 2022. Complessivamente, i bonus valgono poco più di 3 milioni di euro, in ulteriore riduzione rispetto agli anni passati: un trend decrescente che pare inarrestabile e che impone una revisione degli strumenti che dovrebbero trasformare gli enti in alleati di Agenzia delle Entrate e Guardia di finanza nella caccia a chi sgarra. Per comprendere la questione, occorre ricordare che il decreto-legge n. 203/2005 (poi ripetutamente modificato) ha introdotto dei premi per le “segnalazioni qualificate” dei comuni che danno luogo ad accertamenti. All’ente che ha fornito elementi utili viene riconosciuto il 100% della somma riscossa. L’Incentivo si applica alle maggiori somme relative a tributi statali riscosse a titolo definitivo nonché delle sanzioni civili applicate sui maggiori contributi riscossi a titolo definitivo, al netto delle somme spettanti ad altri enti ed alla UE.
Pertanto, la consistenza di questi trasferimenti è un’ottima proxy del grado di collaborazione fra il centro e la periferia nello svolgimento di una funzione unanimemente considerata come strategica a fronte dell’enorme entità che il “sommerso” presenta nel nostro Paese. In questo senso, il caloè molto preoccupante, anche perché conferma un trend negativo che pare ormai consolidato: già nel 2015, il numero delle segnalazioni si era ridotto del 27% rispetto al 2014e del 43% nell’arco dell’ultimo quadriennio. Per contro, l’ammontare delle premialità complessivamente riconosciute era aumentato del 22,7%, passando da 17,7 a 21,7 milioni, anche se solo grazie alla maggior percentuale riconosciuta all’ente segnalante. Negli ultimi anni, invece, anche questo numero è caduto in picchiata, fino all’ultimo record negativo. Non per nulla, la Corte dei conti, già nella relazione al rendiconto generale dello Stato per l’anno 2016, aveva definito “marginale” l’apporto dei comuni all’attività di accertamento. Il fenomeno, sottolinea ancora la magistratura contabile, è anche assai disomogeneo su base territoriale. Tornando ai contributi 2023, Il pagamento è stato sospeso confronti degli enti che non hanno trasmesso alla banca dati delle pubbliche amministrazioni (Bdap),i documenti contabili come previsto dal decreto del Ministero dell’economia e delle finanze del 12 maggio 2016, nonché nei confronti degli enti che non hanno adempiuto alla trasmissione del questionario Sose.
Il Viminale comunica che un ulteriore pagamento sarà disposto entro la metà di novembre, alla chiusura della contabilità finanziaria del corrente esercizio finanziario, nei confronti degli enti che prima di detto termine avranno regolarizzato la propria posizione provvedendo all’invio dei certificati di bilancio e/o del questionario Sose. Sempre il Viminale ha provveduto ad approvare i nuovi parametri obiettivi ai fini dell’individuazione degli enti locali in condizione di deficitarietà strutturale nel triennio 2022-2024.
* Articolo integrale pubblicato su Italiaoggi del 19 settembre 2023.
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