Le amministrazioni potranno cominciare a pagare i debiti subito dopo la pubblicazione del decreto, che immagino sarà lunedì». Queste le parole del ministro dell’Economia Vittorio Grilli subito dopo il via libera, da parte del consiglio dei ministri, del decreto che sblocca i pagamenti delle pubblica amministrazioni verso imprese, cooperative e professionisti. Un passo importante per risolvere il problema dei pagamenti arretrati dello Stato nei confronti delle imprese. Crediti quantificati, dalla Banca d’Italia, in circa 90 miliardi di euro. Ma in cosa consiste il decreto? E come si potranno ottenere i soldi?
IL FONDO – Per il pagamento dei debiti di Regioni, Province e Comuni verrà creato un Fondo nel bilancio dello Stato che avrà come dotazione 26 miliardi di euro. Il Fondo sarà articolato in tre sezioni: per il pagamento dei debiti degli enti locali (2 miliardi nel 2013 e 2 miliardi nel 2014), delle Regioni per debiti diversi da quelli sanitari (3 miliardi nel 2013 e 5 miliardi nel 2014) e sempre delle Regioni ma per debiti sanitari (5 miliardi nel 2013 e 9 miliardi nel 2014).
ENTI LOCALI – Comuni e Province, entro il prossimo 30 aprile, faranno richiesta di autorizzazione al ministero dell’Economia per i pagamenti da effettuare. Pagamenti, che come si legge dal comunicato sul sito del governo, «saranno autorizzati entro il 15 maggio e finanziati con le disponibilità liquide degli enti. Entro il 15 giugno le amministrazioni dovranno comunicare importi e tempistiche alle imprese beneficiarie dei pagamenti». Ma sin da subito, in attesa dell’ autorizzazione, le amministrazioni locali potranno iniziare a pagare i propri debiti nel limite del 50% dei pagamenti programmati. Facile a dirsi, ma se le amministrazioni sono a corto di liquidità? In questo caso potranno ottenere finanziamenti dal Fondo. La procedura non si annuncia molto semplice ma, proprio per non allungare i tempi, il consiglio dei ministri ha stabilito date precise: entro il prossimo 30 aprile sarà necessario inviare al Mef la richiesta di risorse necessarie per i pagamenti. E le pubbliche amministrazioni dovranno ricevere le relative ripartizioni entro il 15 maggio. Non oltre il 31 maggio verrà comunicato alle imprese creditrici il piano dei pagamenti.
I VECCHI DEBITI – Invece per assicurare la liquidazione di tutti i debiti che risalgono a prima del 2012 e non sono ancora stati estinti, le amministrazioni sono chiamate entro il prossimo 15 settembre alla ricognizione completa dei debiti scaduti o in scadenza ancora pendenti. Dopodiché dovranno produrre, senza oneri per le imprese, l’elenco di tutti i debiti ancora da estinguere. Sarà poi la Legge di stabilità del 2014 a programmare il completamento del processo di liquidazione.
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