Per i sindaci di questi enti si profila la facoltà di introdurre aumenti massimi del 2 per mille, senza però superare il limite del 4 per mille. Sono 3.543 i comuni interessati allo sblocco, di questi 3.978 potranno introdurre un aumento fino al 2 per mille, agli altri 465 al massimo dell’1 per mille.
E’ inoltre previsto che nei sessanta giorni che seguiranno l’entrata in vigore del decreto sul federalismo municipale il ministero dell’Economia possa definire in conferenza Unificata con i comuni un Dpcm per introdurre una graduale cessazione,anche parziale, del blocco dell’autonomia tributaria. Se non si raggiunge l’accordo scatta il meccanismo (sopradescritto) dell’aumento limitato ai comuni che oggi applicano un’aliquota minore del 4 per mille.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento