Durante l’ultima riunione della Commissione ARCONET è stata avviata un’approfondita analisi sugli equilibri di bilancio degli enti territoriali, illustrata congiuntamente dalla d.ssa Caffù e dalla d.ssa Rasi. L’incontro, arricchito da una presentazione supportata da slides, ha ricostruito il quadro normativo attuale e prospettico, evidenziando i passaggi chiave della transizione in atto nel sistema contabile pubblico.
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Equilibrio di bilancio
Al centro del dibattito, l’evoluzione del concetto di equilibrio di bilancio, ridefinito nel tempo dalle norme nazionali e, più recentemente, dalle sentenze della Corte costituzionale. Il quadro si è ulteriormente evoluto con l’introduzione del comma 785 della legge n. 207/2024, che a partire dal 2025 stabilisce un saldo complessivo tra entrate e spese, comprensivo dell’avanzo e del fondo pluriennale vincolato, quale parametro di equilibrio.
L’analisi dei dati 2021-2023 ha mostrato un miglioramento progressivo degli equilibri nei 7.912 enti territoriali monitorati. Tuttavia, persistono criticità, in particolare nel Mezzogiorno. Calabria, Campania e Sicilia figurano con maggiore frequenza tra le regioni con enti in difficoltà, specie in termini di risultato di competenza e equilibrio complessivo.
Piccoli comuni
Un aspetto rilevante emerso è la fragilità dei piccoli comuni: la maggioranza di quelli in squilibrio ha meno di 5.000 abitanti. La percentuale degli enti che hanno approvato il bilancio di previsione entro i termini è scesa dal 64% del 2024 al 60% per il triennio 2025-2027.
Il rappresentante dell’UPI ha chiesto attenzione per la fase di transizione e una partecipazione attiva al tavolo tecnico enti locali. Anche l’ANCI ha ribadito la necessità di riflettere attentamente sui nuovi equilibri, in attesa della riforma della legge n. 243/2012 e della legge n. 196/2009, prevista dal 2026.
Nel 2025, quindi, niente circolare RGS sugli equilibri: l’anno in corso sarà ponte tra due sistemi. Una fase delicata che richiederà accompagnamento, monitoraggio e condivisione istituzionale.
Gli equilibri di bilancio degli Enti Locali
La gestione dell’ente locale richiede una necessaria e continua verifica di tutti gli equilibri finanziari ed economici che garantiscano il corretto e sano governo dell’ente.Oltre alle norme e ai principi contabili, le pronunce della Corte dei conti forniscono ulteriori elementi di riflessione per approfondire quando un ente possa definirsi in equilibrio.Il libro approfondisce tutti gli equilibri, sia quelli immediati che quelli impliciti che l’ente locale deve garantire ed il relativo collegamento tra loro.Nella presente edizione integrata ed aggiornata sono analizzati:• i riflessi del pareggio di bilancio dell’art. 1, cc. 819, 820 e 821, della L. n. 145/2018;• i riflessi del D.Lgs. n. 36/2023 sugli equilibri, anche della singola opera pubblica, nonché sulla costituzione del FPV;• i riflessi sugli equilibri delle quote accantonate, vincolate e destinate dell’avanzo di amministrazione e, anche con esempi pratici, gli schemi di cui ai prospetti a/1, a/2 ed a/3 di cui agli allegati 9 e 10 del D.Lgs. n. 118/2011;• le possibilità di applicazione delle quote vincolate ed accantonate del risultato di amministrazione anche per gli enti in disavanzo;• gli equilibri dei singoli interventi finanziati dal PNRR;• i riflessi sugli equilibri delle spese per i lavori di somma urgenza;• i nuovi parametri di deficitarietà strutturale (con foglio excel per la verifica automatica);• il mantenimento dei residui ed i riflessi anche sullo stato patrimoniale;• la gestione in equilibrio della cassa vincolata dopo il D.L. n. 60/2024 convertito in L. n. 95/2024;• gli equilibri nei tempi di pagamento delle fatture;• l’equilibrio pluriennale per le assunzioni di personale. Marcello QuecchiaLaureato in economia e commercio, è dirigente di area economico-finanziaria, tributi e personale in ente locale.
Marcello Quecchia | Maggioli Editore 2024
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