Bilanci e delibere, sbrogliato l’intreccio. Consiglieri senza incompatibilità

ItaliaOggi
16 Marzo 2022
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di Francesco Cerisano

Gli enti locali che hanno approvato i bilanci di previsione prima dell’ultima proroga al 31 maggio possono beneficiare di questo extratime per approvare le delibere con le aliquote e le tariffe dei tributi, avendo quindi tempo fino al 31 maggio. Ma in questo caso dovranno provvedere a modificare il bilancio di previsione, se già approvato, in occasione della prima variazione utile. Con un emendamento al dl Sostegni ter, approvato dalla commissione bilancio del Senato nel testo riformulato dal Mef, il governo ha risolto il nodo dell’intreccio di scadenze tra le deadline dei preventivi e delle delibere tributarie apertosi dopo lo slittamento dei conti disposto dalla legge di conversione del dl Milleproroghe (legge n.15/2022). Per i consiglieri comunali dei municipi con più di 15 mila abitanti cadono le incompatibilità previste dalle norme attuative della legge Severino. Potranno quindi ricoprire incarichi amministravi di vertice e incarichi dirigenziali conferiti dalle regioni. Non solo.

Potranno essere nominati amministratori di enti pubblici di livello regionale e di enti di diritto privato controllati dalla regione. La causa di incompatibilità prevista dal dlgs 39/2013 nei due anni precedenti al conferimento dell’incarico non si applicherà ai consiglieri «per non disperdere la competenze e le professionalità acquisite dagli amministratori locali nel corso mandato» durante l’emergenza Covid. Tali incarichi avranno validità fino alla scadenza naturale. Sono le principali novità del ricco pacchetto di modifiche di interesse per gli enti locali contenuto negli emendamenti al dl Sostegni ter approvati dal Senato. Tra questi spicca anche la modifica che assegna un extra time di un mese (dal 31 marzo al 30 aprile) per richiedere i contributi finalizzati a favorire investimenti in progetti di rigenerazione urbana. Sul piatto ci sono 300 milioni di euro per il 2022 stanziati dalla Manovra a favore dei comuni con meno di 15.000 abitanti che si associno fino a superare tale soglia. Potranno essere finanziati anche i comuni che sono rimasti fuori dall’attribuzione delle risorse distribuite con il dpcm 21 gennaio 2021. Sempre per le aree svantaggiate si segnala lo sblocco degli avanzi di amministrazione per finanziare programmi di interventi in zone urbane disagiate. Entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge di conversione del Sostegni ter, tali comuni dovranno trasmettere al Mise un programma di interventi già pianificati e di durata non superiore a due anni. A tal fine sarà necessario comunicare il Codice unico di progetto (Cup).

Ogni anno i municipi interessati dalla misura dovranno trasmettere al Mise una relazione di sintesi degli interventi avviati e delle spese sostenute. Le risorse per cui non risultino trasmessi programmi dovranno essere riversate dai comuni allo Stato. Stessa cosa accadrà in caso di mancata approvazione dei programmi da parte delle amministrazioni comunali. Infine, per le aziende speciale e le società partecipate dagli enti locali, che a decorrere dall’esercizio 2017 hanno chiuso in perdita quattro degli ultimi cinque esercizi, è in arrivo una ciambella di salvataggio per evitare la liquidazione. Basterà un idoneo piano di risanamento aziendale che potrà prevedere interventi di ricapitalizzazione o trasferimenti straordinari di risorse. L’adozione del piano potrà essere accompagnata dalla copertura del disavanzo anche in deroga alle condizioni previste dal Tuel.

In collaborazione con Mimesi s.r.l.

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