di MATTEO BARBERO (ItaliaOggi 07/06/2022) – In collaborazione con Mimesi s.r.l.
A dissipare i tanti dubbi degli operatori sul tema è intervenuta la Faq n. 49 della Ragioneria generale dello Stato a chiarire che sono utilizzabili sia gli avanzi di amministrazione (tanto liberi quanto vincolati all’emergenza sanitaria), sia gli oneri di urbanizzazione. L’articolo 37-ter, comma 1, lettera a), del dl 21/2022 amplia le previsioni fin qui vigenti di cui all’articolo 13 del dl 4/2022, in quanto introduce la possibilità di utilizzare, per l’anno 2022, a copertura dei maggiori oneri derivanti dall’incremento della spesa per energia elettrica, non coperti da specifiche assegnazioni statali: 1) gli avanzi di amministrazione disponibili; 2)i proventi delle concessioni ediliziee delle sanzioni in materia edilizia; 3) gli ” avanzi Covid”, ossia gli eventuali avanzi vincolati relativi a somme non utilizzate delle risorse straordinarie assegnate per la pandemia nel 2020-2021 (c.d. “Fondone”) con esclusione dei ristori specifici di spesa, che mantengono le proprie finalità originarie. Nello specifico, la Rgs precisa che che la lettera a) del comma 1 dell’articolo 37-ter , al fine di tenere conto dei maggiori oneri derivanti dall’incremento della spesa per l’energia elettrica, integra l’articolo 13, comma 6, del decreto-legge n. 4 del 2022, con un nuovo periodo aggiunto alla fine del medesimo comma 6, con il quale l’orientamento ampliato sopra indicato viene riferito alle “risorse di cui al presente articolo”. Questo riferimento, infatti, non va ancorato all’articolo 109 del dl 18/2020, oggetto di variazione con la prima parte del comma 6, bensì allo stesso articolo 13 del dl 4/2022, che tratta dell’utilizzo dei fondi per fronteggiare le conseguenze finanziarie sfavorevoli dovute all’emergenza Covid-19 non utilizzati al 31 dicembre 2021.
* Articolo integrale pubblicato sul Italiaoggi del 7 giugno 2022.
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