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Il testo della Legge di Bilancio è ora al vaglio delle commissioni del Senato: seguendo il normale iter approvativo il testo potrà essere in qualche suo articolo emendato e di conseguenza potrebbe subire modifiche. A partire da questa settimana la commissione Bilancio del Senato potrà procedere con le cosiddette audizioni: verranno invitati, pertanto, enti e istituzioni a esprimere il proprio parere sul disegno di legge di fronte alla commissione. Sono pareri non vincolanti, ma che tuttavia hanno un certo peso nella dialettica politica, soprattutto quelli dei soggetti più autorevoli come la Banca d’Italia, l’Ufficio parlamentare di bilancio, la Corte dei conti, Confindustria e i sindacati. Come si legge in un articolo di approfondimento de Il Post, “è spesso da questi giudizi che le forze politiche traggono lo spunto per legittimare le proprie posizioni riguardo a certi aspetti della Manovra: l’opposizione darà risalto agli appunti più critici per attaccare il Governo e chiedere modifiche; la maggioranza, al contrario, farà lo stesso con i commenti più favorevoli per dimostrare di aver lavorato bene”. Al termine di questo ciclo di audizioni, che verosimilmente andrà avanti fino a metà novembre, inizierà l’esame effettivo del disegno di legge in aula in Parlamento.
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