I riferimenti normativi:
– Tuel, D. Lgs. 18/8/2000, n. 267: – art. 202, 203 e 204.
– D. Lgs. 23/6/11, n. 118 (vari profili inerenti la codifica e gli schemi di bilancio)
– Principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria, Allegato n. 4/2 al D. Lgs. 23/6/11, n. 118, – punto 3.18 ed esempio n. 8.
– Principio contabile applicato concernente la contabilità economico-patrimoniale, Allegato n. 4/3 al D. Lgs. 23/6/11, n. 118, esempio n. 8.
Le indicazioni normative
Il punto 3.18 del Principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria, Allegato n. 4/2 al D. Lgs. 23/6/11, n. 118 recita testualmente:
“Un’entrata derivante dall’assunzione di prestiti è accertata nel momento in cui è stipulato il contratto di mutuo o prestito (anche obbligazionario, ove consentito dall’ordinamento) o, se disciplinata dalla legge, a seguito del provvedimento di concessione del prestito. L’accertamento è imputato all’esercizio nel quale la somma oggetto del prestito è esigibile (quando il soggetto finanziatore rende disponibile le somme oggetto del finanziamento). Generalmente, nei mutui tradizionali la somma è esigibile al momento della stipula del contratto o dell’emanazione del provvedimento.
Considerato che, nel rispetto del principio della competenza finanziaria, i correlati impegni relativi alle spese di investimento sono imputati all’esercizio in cui le relative obbligazioni sono esigibili, l’inerenza tra l’entrata accertata a titolo di indebitamento e la relativa spesa finanziata è realizzata attraverso appositi accantonamenti al fondo pluriennale vincolato (rinvio al principio di cui al punto 5.4). Nel caso in cui le leggi consentano agli enti di indebitarsi in relazione ad obbligazioni già scadute contabilizzate in esercizi precedenti non si dà luogo all’istituzione del fondo pluriennale vincolato.
Nei casi in cui la Cassa Depositi e Prestiti (o altro istituto finanziatore), rende immediatamente disponibili le somme oggetto del finanziamento in un apposito conto intestato all’ente, le stesse si intendono immediatamente esigibili (e danno luogo a interessi attivi) e devono essere accertate e riscosse.
Pertanto, anche in tali casi, l’entrata è interamente accertata e imputata nell’esercizio in cui le somme sono rese disponibili. A fronte dell’indicato accertamento, l’ente registra, tra le spese, l’impegno ed il pagamento riguardanti il versamento dei proventi del prestito al deposito presso la Cassa Depositi e Prestiti. Il mandato emesso per la costituzione del deposito bancario è versato in quietanza di entrata nel bilancio dell’ente, consentendo la rilevazione contabile dell’incasso derivante dal prestito. A fronte dell’impegno per la costituzione del deposito bancario, si rileva, imputandolo sempre al medesimo esercizio, l’accertamento delle somme destinate ad essere prelevate dal conto di deposito.”
I titoli di entrata e di spesa interessati alla contabilizzazione dei mutui
Le rilevazioni in contabilità finanziaria al momento del contratto o della concessione del mutuo
La seguente tabella evidenzia graficamente le operazioni contabili riportate nel citato punto 3.18 del principio 4/2:
COME SI CONTABILIZZA IL GIRO MUTUI (assunzione di un mutuo tradizionale e giro contabile in c/deposito) in contabilità finanziaria:
ENTRATE |
SPESE |
||
Tit. 6, Accertamento per assunzione del mutuo (E.6.03.01.04.003) |
100 | Tit. 3, Impegno di spesa per costituzione c/deposito (U.3.04.07.01.000, Versamenti a depositi bancari) |
100 |
” ” Ordinativo di incasso del mutuo | 100 | ” ” mandato di pagamento per versamento in c/deposito | 100 |
Tit. 5, Accertamento delle somme destinate ad essere prelevate dal c/deposito (E.5.04.07.01.000, Prelievi da depositi bancari) |
100 | ||
Tit. 2 Impegno di spesa relativo all’investimento finanziato con il mutuo | 100 |
In sintesi, in contabilità finanziaria si effettua:
– un accertamento per assunzione del mutuo, Tit. 6, (E.6.03.01.04.003);
– un impegno di spesa per costituzione del conto di deposito, Tit. 3, (U.3.04.07.01.000, Versamenti a depositi bancari);
– un ordinativo di incasso del mutuo, Tit. 6, (E.6.03.01.04.003);
– un mandato di pagamento per il versamento in c/deposito, Tit. 3, (U.3.04.07.01.000, Versamenti a depositi bancari);
– un accertamento delle somme destinate ad essere prelevate dal c/deposito, Tit. 5, (E.5.04.07.01.000, Prelievi da depositi bancari);
– un impegno di spesa relativo all’investimento finanziato con il mutuo, Tit. 2 di spesa.
Le rilevazioni in contabilità finanziaria successive
Dopo la contabilizzazione del giro del mutuo nel conto di deposito, si provvede a:
– prelevare le somme relative dal conto di deposito nel tit. 5, ordinativo di incasso, voce E.5.04.07.01.000 (Prelievi da depositi bancari);
– pagare l’investimento sul tit. 2 di spesa (ad esempio, mandati di pagamento ai fornitori in voci diverse a seconda della tipologia dell’opera);
– pagare gli interessi passivi negli esercizi di competenza, impegno e mandato di pagamento, Tit. 1, voce U.1.07.05.04.003;
– restituire le quote di capitale del prestito negli esercizi di competenza, impegno e mandato di pagamento, Tit. 4, voce U.4.03.01.04.003;
– riscuotere eventuali interessi attivi sulle giacenze di cassa del conto di deposito negli esercizi di competenza, accertamento e ordinativo d’incasso, Tit. 3 di entrata, voce E.3.03.03.04.000.
L’esempio n. 8, allegato al Principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria, Allegato n. 4/2 al D. Lgs. 23/6/11, n. 118, fornisce ulteriori indicazioni:
Esempio 8) – Scritture riguardanti un prestito ordinario della Cassa depositi e prestiti Spa
“In data 15 72013 n comune stipula un contratto di prestito ordinario con la Cassa depositi e prestiti per euro 1.000.000. L’erogazione del prestito avviene in una o più soluzioni, a partire dalla data di perfezionamento del contratto, sulla base della richiesta dell’ente beneficiario dalla quale risultino analiticamente la natura e gli importi delle spese sostenute. Sulla quota del prestito non erogata la Cassa depositi e prestiti spa riconosce all’ente una somma, corrisposta con cadenza semestrale, calcolata sulla base dell’importo non erogato e di un tasso di interesse opportunamente disciplinato.
All’esempio si applicano i principi applicati della contabilità finanziaria 3.18, 3.20, 3.21 e 5.6:
Si richiama, in particolare, l’applicazione del principio 3.18: ….
In contabilità finanziaria il 16 72013 vengono prodotte le seguenti scritture:
1) Accertamento con imputazione all’esercizio 2013 e emissione della relativa reversale per euro 1.000.000 a medio lungo termine da Cassa Depositi e Prestiti – SPA);
2) Impegno con imputazione all’esercizio 2013, e relativa e liquidazione e emissione del mandato, per euro 1.000.000, riguardante la costituzione del deposito bancario al codice voce U.3.04.07.01.000 (Versamenti a depositi bancari). Il mandato è versato in quietanza di entrata nel bilancio dell’ente, ai fini della reversale di cui al punto 1);
3) Accertamento con imputazione all’esercizio 2013, per euro 1.000.000, delle somme destinate ad essere prelevate dal conto di deposito al codice E.5.04.07.01.000 (Prelievi da depositi bancari);
4) Impegno, con imputazione agli esercizi successivi, delle spese relative all’ammortamento del prestito, sulla base del piano di ammortamento previsto nel contratto con la Cassa depositi e prestiti spa, ai codici U.1.07.05.04.003 “Interessi passivi a Cassa Depositi e Prestiti SPA su mutui e altri finanziamenti a medio lungo termine” e U.4.03.01.04.003 “Rimborso Mutui e altri finanziamenti a medio lungo termine a Cassa Depositi e Prestiti – SPA”.
Naturalmente, gli enti hanno la facoltà di istituire più unità elementari di bilancio, codificate U.3.04.07.01.000 (Versamenti a depositi bancari), e E.5.04.07.01.000 (Prelievi da depositi bancari), intestate ai distinti conti di depositi
A seguito delle singole quote di erogazione del prestito, saranno emesse le reversali riguardanti l’accertamento di cui al punto 3).
Per le scritture in contabilità economico-patrimoniale, si rinvia all’esempio n. 8 del principio applicato di cui all’allegato n. 4/3.”
Le rilevazioni in contabilità economico-patrimoniale al momento del contratto o della concessione del mutuo
Per quanto concerne le rilevazioni nella contabilità economico-patrimoniale occorre fare riferimento al piano dei conti integrato di cui all’art. 4, comma 7 bis, del D.Lgs. n. 118/2011 e alla matrice di correlazione, che si riporta qui di seguito in estratto con i codici delle singole voci interessate.
Nel caso di adozione del metodo della partita doppia, le rilevazioni contabili sono più semplici, di immediata percezione ed agevole controllo (Vedasi la Direttiva 2011/85/UE del Consiglio dell’Unione Europea dell’8/11/11 relativa ai requisiti per i quadri di bilancio degli Stati membri e la Relazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo Verso l’applicazione di principi contabili armonizzati per il settore pubblico negli Stati membri. Idoneità degli IPSAS per gli Stati membri COM/2013/0114: “… La contabilità in partita doppia basata sul principio di competenza è il solo sistema generalmente accettato che fornisce le informazioni necessarie in maniera affidabile e in tempo utile…).
Nel caso specifico: al momento al momento della stipula del contratto o della concessione del mutuo, si rileva:
1.3.2.08.04.99.001 Crediti verso BancaSP attivo |
2.4.1.04.03.04.001 Finanziamenti a medio / lungo termine da Cassa Depositi e Prestiti SpASP passivo |
100 | 100 |
1.3.4.01.01.01.001Istituto tesoriere SP attivo |
1.3.2.08.04.99.001 Crediti verso BancaSP attivo |
100 | 100 |
1.3.4.02.01.01.001 Depositi bancari SP attivo |
1.3.4.01.01.01.001Istituto tesoriere SP attivo |
100 | 100 |
Indicazioni specifiche sono riportate anche nell’ Esempio 8) – Scritture riguardanti un prestito ordinario della Cassa depositi e prestiti Spa, del Principio contabile applicato concernente la contabilità economico-patrimoniale, Allegato n. 4/3 al D. Lgs. 23/6/11, n. 118. Lo stato patrimoniale a fine esercizio rileva:
STATO PATRIMONIALE | |||
Attività | Passività | ||
1.3.2.08.04.99.001 Crediti verso Banca |
0 | 2.4.1.04.03.04.001 Finanziamenti a medio / lungo termine da Cassa Depositi e Prestiti SpA |
100 |
1.3.4.02.01.01.001 Depositi bancari |
100 |
Le rilevazioni in contabilità economico-patrimoniale successive
Dopo la contabilizzazione del giro del mutuo nel conto di deposito, si provvede a prelevare le somme relative dal conto di deposito nel tit. 5, ordinativo di incasso, voce E.5.04.07.01.000.
– Prelievi da depositi bancari:
1.3.4.01.01.01.001Istituto tesoriere SP attivo |
a | 1.3.4.02.01.01.001 Depositi bancari |
10 | 10 |
– pagare l’investimento sul tit. 2 di spesa (ad esempio, mandati di pagamento ai fornitori in voci diverse a seconda della tipologia dell’opera);
SP attivo voci varie | a | 1.3.4.01.01.01.001Istituto tesoriere SP attivo |
10 | 10 |
– pagare gli interessi passivi negli esercizi di competenza, impegno e mandato di pagamento, Tit. 1, voce U.1.07.05.04.003;
3.1.1.03.02.003 Interessi passivi a Cassa Depositi e Prestiti SPA su mutui e altri finanziamenti a medio lungo termine CE costi | a | 1.3.4.01.01.01.001Istituto tesoriere SP attivo |
10 | 10 |
– restituire le quote di capitale del prestito negli esercizi di competenza, impegno e mandato di pagamento, Tit. 4, voce U.4.03.01.04.003
2.4.1.04.03.04.001 Finanziamenti a medio / lungo termine da Cassa Depositi e Prestiti Gestione CDP SpA SP | a | 1.3.4.01.01.01.001Istituto tesoriere SP attivo |
10 | 10 |
– riscuotere eventuali interessi attivi sulle giacenze di cassa del conto di deposito negli esercizi di competenza, accertamento e ordinativo d’incasso, Tit. 3 di entrata, voce E.3.03.03.04.000.
1.3.4.01.01.01.001 Istituto tesoriere SP attivo | a | 3.2.3.05.01.001 Interessi attivi da depositi bancari o postali CE ricavi |
10 | 10 |
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