Contributi a rendicontazione: il warning della Corte dei conti

Per la Corte dei conti delibera. n. 36/2025/PRSE, nel caso di trasferimenti erogati “a rendicontazione” da soggetti che non adottano il principio della competenza finanziaria potenziata, l’ente beneficiario accerta l’entrata a seguito della formale deliberazione dell’ente erogante di erogazione del contributo a proprio favore.

Enzo Cuzzola 14 Marzo 2025
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Come ricordato dalla Corte dei conti, sez. reg. di contr. Lombardia, nella delibera. n. 36/2025/PRSE, depositata il 5 marzo 2025, nel caso di contributi a rendicontazione, occorre distinguere a seconda che entrambe le amministrazioni (erogante e beneficiaria) adottino o meno i principi della competenza finanziaria potenziata. In quest’ultimo caso, l’amministrazione beneficiaria accerta l’entrata con imputazione ai medesimi esercizi in cui l’amministrazione erogante ha registrato i corrispondenti impegni (con imputazione agli esercizi in cui è prevista la realizzazione delle spese da parte dell’ente beneficiario – cronoprogramma).

Qualora nel corso della gestione l’attuazione della spesa registri un andamento differente rispetto a quello previsto, l’Ente beneficiario provvede a dare tempestiva comunicazione all’Ente erogante in occasione delle rendicontazioni, aggiornando il cronoprogramma della spesa. A seguito di tali aggiornamenti, entrambi gli enti provvedono alle necessarie variazioni degli stanziamenti del bilancio di previsione e alla reimputazione degli accertamenti e degli impegni agli esercizi in cui le entrate e le spese sono esigibili (cfr. SRCER/110/2023/PRSE). Diversamente, ossia iscrivendo in entrata i contributi a rendicontazione prima del verificarsi della condizione legittimante il maturare del credito nei confronti del soggetto erogante – l’ente andrebbe a sovrastimare le entrate relative all’esercizio in cui esse vengono in tal modo anticipatamente imputate, con conseguente rischio per i complessi equilibri del bilancio attraverso una dilatazione della capacità di spesa.

Nel caso di trasferimenti erogati “a rendicontazione” da soggetti che non adottano il principio della competenza finanziaria potenziata, l’ente beneficiario accerta l’entrata a seguito della formale deliberazione dell’ente erogante di erogazione del contributo a proprio favore. In particolare, l’entrata è imputata agli esercizi in cui il beneficiario prevede di impegnare la spesa cui il trasferimento è destinato (sulla base del cronoprogramma), in quanto il contributo è esigibile solo a seguito della realizzazione della spesa.

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L’ Accrual e gli standard ITAS

A fine giugno 2024 è stata approvata dallo Standard Setter Board e dalla Struttura di governance del MEF la nuova contabilità Accrual per tutte le Pubbliche Amministrazioni.Si tratta di un Quadro Concettuale (QC) e di n. 18 principi contabili denominati standard ITAS. La riforma riguarda tutte le Pubbliche Amministrazioni (comuni, province, regioni, ministeri, università, enti pubblici, ecc.), che dovranno applicare, almeno inizialmente, due sistemi di contabilità distinti: quello tradizionale finanziario e quello economico-patrimoniale Accrual.Il cronoprogramma prevede l’applicazione delle nuove regole per tutti gli enti entro l’anno 2026 (come da obiettivo PNRR) con una fase di graduale introduzione nell’anno 2025 (fase pilota).Il manuale presenta e commenta la Riforma Accrual, il Quadro Concettuale e i singoli principi contabili standard ITAS daln. 1 al n. 18. Ogni paragrafo che compone il testo della riforma è analizzato e commentato in forma tabellare con riferimenti normativi, esempi di rilevazione a partita doppia e note operative al fine di agevolare la lettura e la prima applicazione dei principi.Il volume è rivolto ai responsabili della contabilità delle Pubbliche Amministrazioni, a tutti gli operatori della ragioneria e del patrimonio pubblico, ai revisori dei conti, agli amministratori pubblici, ai professionisti ed ai consulenti della PA, anche informatici, e in generale a tutti coloro che devono conoscere le nuove regole contabili che nei prossimi anni guideranno le attività e le scelte della Pubblica Amministrazione.Mauro BellesiaRagioniere Capo del Comune di Vicenza, componente dello Standard Setter Board del MEF nonché dell’Osservatorio sulla Finanza e la Contabilità degli Enti Locali del Ministero dell’Interno; revisore contabile, consulente Anci, già Amministratore delegato di società privata, commissario straordinario, componente di nuclei di valutazione, autore di pubblicazioni in materia di contabilità, controllo e finanza per Enti Locali e imprese, docente in corsi di formazione

Mauro Bellesia | Maggioli Editore 2024

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