di ANTONIO CICCIA MESSINA (ItaliaOggi – 4/10/2023)– In collaborazione con Mimesi s.r.l
UN PACCHETTO DI 66 MILIONI PER IL TRIENNIO 2023-2025
Tesoretto alle pubbliche amministrazioni per la cybersicurezza. Ai nastri di partenza la prima assegnazione ad organi costituzionali e ministeri di un pacchetto di oltre 66 milioni per il triennio 2023-2025, dei quali oltre 28 milioni sono di competenza dell’anno 2023. È quanto dispone il dpcm 9 agosto 2023, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 230 del 2 ottobre 2023, che disciplina la ripartizione dei due fondi per la cybersicurezza istituiti dalla legge 197/2022. Il primo è il Fondo per l’attuazione della Strategia nazionale di cybersicurezza, che raccoglie quasi 53 milioni (dei quali oltre 25 milioni sono di pertinenza dell’anno 2023). Il secondo è il Fondo per la gestione della cybersicurezza, cui vanno 13,7 milioni (2,7 milioni per il 2023). A ottenere gli stanziamenti maggiori, cumulando tutte e due i fondi, saranno il ministero della giustizia (oltre 30 milioni nel triennio 2023-25), il ministero dell’economia (otre 11 milioni, nello stesso triennio, di cui quasi 3 milioni per la Guardia di finanza) e quello dell’interno (11 milioni nel triennio). Separando il computo, per l’attuazione della strategia il pacchetto più pesante va al ministero della giustizia (quasi 26 milioni nel triennio), mentre per la gestione della cybersicurezza lo stanziamento più elevato è appannaggio del ministero degli esteri (5,3 milioni nel triennio). Gli stanziamenti in questione sono stati autorizzati dalle disposizioni della legge di bilancio per il 2023 (legge 197/2022), che all’articolo 1, comma 899, ha previsto i due fondi. La lettera a) del comma citato ha istituito il Fondo per l’attuazione della Strategia nazionale di cybersicurezza, destinato a finanziare gli investimenti volti al conseguimento dell’autonomia tecnologica in ambito digitale ed anche all’innalzamento dei livelli di cybersicurezza dei sistemi informativi nazionali. La lettera b), sempre del comma citato, ha varato il Fondo per la gestione della cybersicurezza, destinato a finanziare le attività di gestione operativa dei progetti di investimento individuati dalla precedente lettera a). Per attivare la fase operativa dei progetti, l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, ha mandato un questionario a tutte le pubbliche amministrazioni responsabili nell’ambito del piano di realizzazione della Strategia nazionale di cybersicurezza e ha rilevato le specifiche proposte di interventi e i relativi fabbisogni finanziari. All’Agenzia predetta sono affidati i compiti di indirizzo, coordinamento e monitoraggio dell’attuazione del piano di implementazione della Strategia nazionale di cybersicurezza. Le amministrazioni destinatarie dei fondi dovranno rendicontare all’Agenzia sulle attività svolte. Così in materia di giustizia i fondi dovranno contribuire alla per la transizione digitale, in materia di esteri i soldi devono essere destinati alle politiche e la sicurezza dello spazio cibernetico, mentre al Ministero dell’economia e delle finanze gli stanziamenti serviranno per progetto di innovazione e servizi informativi. Fanno parte delle amministrazioni destinatarie di fondi anche la presidenza della Repubblica (3,5 milioni), la Camera dei deputati (1,5 milioni) e la Presidenza del Consiglio dei ministri (1,9 milioni).
* Articolo integrale pubblicato su Italiaoggi del 04 ottobre 2023.
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