Debiti Pa, sbloccati 1,44 miliardi per gli enti locali

Fonte: Il Sole 24 Ore

Per i Comuni e per le Province arriva un’ulteriore deroga al patto di stabilità per 1,44 miliardi, una boccata d’ossigeno che consentirà di pagare gli arretrati alle imprese, e anche di fare i nuovi investimenti. Si tratta però di una cifra – ancora una volta – molto al di sotto di quella richiesta, che è stata complessivamente pari a 6,5 miliardi di euro. Le cifre riguardano il cosiddetto “patto verticale incentivato”, oggetto di una ricognizione fatta dal centro studi dell’Ance, l’Associazione nazionale dei costruttori edili.

Come emerge dallo studio Ance, si è ripetuto il copione che ha visto, tra aprile e maggio scorsi, gli enti locali ottenere (in questo caso dal Mef) deroghe al patto di stabilità per 4,5 miliardi a fronte di una richiesta ben superiore, pari a 5,3 miliardi.

Le cifre dell’Ance sono arrivate ieri, nel corso di una giornata che ha toccato picchi altissimi di tensione politica, nell’imminenza della scadenza del 30 giugno, entro cui le imprese dovrebbero sapere quando verranno pagati i loro crediti arretrati. «Dovrebbero: ma due soli giorni, peraltro festivi, non inducono all’ottimismo», ha incalzato Renato Brunetta, presidente dei deputati Pdl, annunciando una richiesta di chiarimenti al ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni. Sul tema, il Pdl ha anche presentato una mozione per impegnare il governo a concentrare nel 2013 tutte le risorse stanziate a questo scopo dal Dl 35/2013, per esaurire lo stock del debito.

Benzina sul fuoco a metà giornata con un comunicato dell’Ance che ha denunciato in Campania il taglio dei fondi destinato ai pagamenti dei crediti delle imprese per “tappare” altre emergenze regionali. «Se confermato, si tratterebbe di un vero e proprio scippo ai danni delle imprese», ha tuonato il presidente dei costruttori, Paolo Buzzetti. È dovuto intervenire anche presidente del Consiglio, Enrico Letta, impegnato a Bruxelles, per rassicurare che «la linea del governo va nella direzione di immettere, nella seconda parte dell’anno, il più possibile pagamenti per far sì che la vicenda si risolva il più rapidamente possibile».

Tornando allo studio dell’Ance, la cifra di 1,44 miliardi emerge dalla ricognizione condotta sulle delibere che le Regioni hanno approvato entro il mese per attivare il patto verticale incentivato. Il meccanismo è una sorta di “borsa” degli spazi finanziari di deroga al patto di stabilità che le Regioni non utilizzano e che vengono ceduti agli enti locali che li chiedono.

In cambio, il Mef concede alle Regioni una somma cash pari a circa l’83% degli spazi ceduti agli enti locali, cosa che spiega anche la crescente fortuna dello strumento, che quest’anno ha battuto ogni record. Il primo record è quello delle regioni aderenti: ben 15 sulle 17 potenzialmente interessate (Friuli VG, Valle d’Aosta e Trentino AA. sono escluse dal meccanismo). Solo Puglia e Molise hanno scelto di non aderire, perché prevedono di utilizzare i loro spazi per nuovi investimenti in conto capitale. Un secondo record riguarda la cifra di 1,44 miliardi di euro concessa agli enti locali, che è la più elevata in assoluto.

Il terzo record è appunto quello delle richieste di spazi di deroga al patto di stabilità da parte di Comuni e Province: cioè i 6,5 miliardi. Record di richieste in Lombardia con una cifra che ha superato abbondantemente il miliardo. Circa 700 milioni sono stati chiesti in Veneto e altrettanti in Campania.

«Permane un bisogno di allentamento del patto di stabilità interno di almeno 5 miliardi – conclude l’Ance -. Le misure adottate, e in particolare il Dl pagamenti hanno rappresentato un primo passo positivo ma ancora insufficiente.

© RIPRODUZIONE RISERVATA