Una boccata d’ossigeno per i Comuni e non solo. Il Decreto Enti locali ha accolto molte delle proposte formulate dall’Ancivenetoassieme all’Anci nazionale e ad altre Associazioni regionali.
In primis i Comuni hanno potuto rinegoziare i mutui contratti con Cassa depositi e prestiti e utilizzarne i proventi per la spesa corrente. Sono stati poi allentati molti dei vincoli sul personale e c’è accordo anche sulle deroghe al Patto di stabilità, che saranno riconosciute per interventi di edilizia scolastica e di riassetto idrogeologico.
Inoltre, per quanto riguarda le Città metropolitane e gli enti di area vasta che hanno ereditato sforamenti del Patto di stabilità, l’intesa con il governo prevede l’applicazione di sanzioni ridotte. Infine, le municipalità potranno liberare risorse conferendo i loro immobili a fondi immobiliari predisposti da Invimit.
Relativamente invece al Fondo compensativo Imu-Tasi, il governo ha riconosciuto la necessità di rinnovarlo, riservandosi allo stesso tempo di indicare nei prossimi giorni la dimensione dello stesso. L’esecutivo si è anche riservato di approfondire tecnicamente la proposta Anci di utilizzare le risorse ancora giacenti del fondo di Cassa depositi e prestiti (ex Dl 35 istituito per i pagamenti commerciali) per far fronte a esigenze di liquidità dei Comuni.
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