Definizione e regole di residuo attivo

28 Ottobre 2021
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Il concetto di residuo attivo o passivo è sempre stato un tema assai ostico, almeno tra i non esperti di contabilità pubblica. Eppure, nell’ambito degli enti locali è una terminologia abbastanza diffusa, poichè ad essa si associa generalmente una acquisizione di risorse che genera, di conseguenza, una sorta di capacità di spesa. Veniamo dunque ad un approfondimento della definizione di “residuo attivo”.

Il concetto di residuo attivo che emerge nell’ambito della contabilità finanziaria degli enti locali, fa riferimento alle seguenti norme:

Tuel, D. Lgs. 18/8/2000, n. 267:
Articolo 179 Accertamento
Articolo  189 Residui attivi
Articolo 227 Rendiconto della gestione
Articolo 228 Conto del bilancio

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formazione

Il bilancio di previsione 2022-2024 degli Enti Locali
Novità e indicazioni operative

Corso on-line in diretta a cura di Marco Castellani
Giovedì 18 novembre 2021 ore 15.00 – 17.00

Come sempre il bilancio di previsione è fortemente condizionato dalla manovra annuale di finanza pubblica.
In particolare, nel bilancio 2022 sarà necessario considerare l’impatto dei Fondi legati al PNRR, l’eventuale restituzione del surplus delle somme relative al cd. “Fondone Covid-19” e le novità in arrivo derivanti dal XIII Decreto correttivo ai principi dell’armonizzazione contabile.
Inoltre, per gli Enti con il Fondo anticipi di liquidità si dovrà tenere conto dell’impatto conseguente alla sentenza della Corte Costituzionale n. 80/2021.
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