Fassino ricorda che l’Anci aveva già manifestato preoccupazione “all’atto di fissazione della scadenza del 30 aprile, circa la complessità delle procedure e l’impegno a cui sono chiamati gli uffici, derivante anche dalla coincidenza dei due adempimenti”. Il presidente dell’Anci sottolinea anche che l’Associazione “ha ulteriormente verificato la disponibilità a consentire uno slittamento di ulteriori 30 giorni, senza allo stato alcun riscontro positivo”.
Secondo Fassino, infatti, non devono essere sottovalutate le complesse attività connesse alla redazione dei documenti contabili in scadenza. “Va in primo luogo considerata – spiega il Presidente – la sovrapposizione al 30 aprile delle scadenze relative al rendiconto 2015 e alle previsioni 2016, coincidenza mai prima d’ora registrata che investe il personale tecnico degli uffici finanziari comunali, fortemente provato anche dalle restrizioni finanziarie degli scorsi anni e dai perduranti limiti alle assunzioni. I documenti contabili in questione – prosegue – sono inoltre caratterizzati dalle numerose novità dovute alla progressiva entrata in vigore delle nuova contabilità armonizzata. Il passaggio alla nuova contabilità produce infine inevitabili ritardi nel processo deliberativo, nel corso del quale i diversi soggetti, dai revisori alle commissioni consiliari, devono essere posti nelle condizioni di ricevere chiarimenti e svolgere le rispettive funzioni con la necessaria consapevolezza”.
Da qui l’appello al Ministro, affinché “le Prefetture adottino la massima cautela e attenzione nell’avvio delle procedure, improntando la propria condotta alla massima collaborazione e concedendo quella flessibilità utile a consentire l’approvazione dei bilanci e dei consuntivi, tenendo conto che trattasi di un atto eminentemente politico che richiede un ampio dibattito democratico e che ogni intervento esterno ha delicate implicazioni in termini di autonomia politico-amministrativa locale” .
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