Definiti i nuovi requisiti per l’attività di revisore negli enti locali. Il Consiglio nazionale dei commercialisti (Cndcec) ha infatti approvato i principi di vigilanza e controllo dell’organo di revisione degli enti locali. Il documento, trasmesso preventivamente al ministero dell’Interno, alla Ragioneria generale dello stato e alla Corte dei conti, individua i nuovi standard di riferimento per lo svolgimento delle attività di revisore. Gli standard intendono fornire ai commercialisti, unitamente ai più rilevanti riferimenti normativi e giurisprudenziali, indicazioni tecnico-operative utili per svolgere la propria attività in modo sistematico e puntale. Oltre a costituire un supporto per le funzioni svolte dal revisore, i principi forniscono un orientamento da ritenersi vincolante nei casi di dubbia interpretazione. Nell’elaborazione dei principi, articolati in 15 documenti, è stato adottato un approccio di tipo modulare che, attraverso il monitoraggio dell’evoluzione normativa e delle prassi operative, ne dovrebbe consentire il costante aggiornamento e il progressivo completamento. I principi, elaborati dal gruppo di lavoro «principi di revisione e controllo dell’organo di revisione degli enti locali» della Commissione di studio dell’area «enti pubblici», si possono scaricare direttamente dal sito del Cndcec, nella sezione «studi e ricerca» dell’area istituzionale «principi di revisione ee.ll.». I nuovi principi intendono porsi in una prospettiva di continuità con quelli precedentemente emanati dai due consigli nazionali dei dottori commercialisti e dei ragionieri, dei quali rappresentano l’evoluzione e l’integrazione, alla luce del mutato quadro normativo.
Matteo Rigamonti
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