Enti, nuova tranche di ristori

ItaliaOggi
18 Novembre 2021
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di Francesco Cerisno

Oggi sul tavolo della Stato-città i decreti con le risorse. Capacità fiscali a + 144 milioni
Ripartiti 192,5 mln per le minori entrate causate dal Covid
Ancora una tranche di ristori Covid per i comuni per un totale di 192,5 milioni. Andranno oggi sul tavolo della Conferenza stato-città per il prescritto via libera i decreti del Viminale (di concerto con il Mef) che ripartiscono tra i comuni i rimborsi per le minori entrate derivanti dalla mancata riscossione dell’imposta di soggiorno e dall’esonero dal pagamento del canone per l’occupazione di suolo pubblico, riconosciuto a favore dei titolari di concessioni. Per quanto riguarda l’imposta di soggiorno, la prima tranche del fondo 2021 pari a 250 milioni di euro è stata ripartita con decreto dello scorso 8 luglio. Ora arriva un assegno finale di 100 milioni di euro. Per i comuni del Friuli-Venezia Giulia, della Valle d’Aosta e della provincia autonoma di Bolzano gli importi saranno erogati attraverso le regioni. Per le unioni di comuni le assegnazioni saranno effettuate al comune dell’unione con il maggior numero di abitanti che poi avrà l’obbligo di riversare le risorse all’unione entro 5 giorni.

I pubblici esercizi e i titolari di licenze per il commercio su aree pubbliche sono stati esonerati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021 dal pagamento del canone unico per l’occupazione di suolo pubblico. Per ristorare i comuni dalle mancate entrate sono stati stanziati 330 milioni, in parte ripartiti nei mesi scorsi fino ad arrivare a coprire i mancati introiti dal 1° gennaio al 30 settembre 2021. Residuava il periodo 1° ottobre-31 dicembre per il quale il decreto sul tavolo della Stato-città suddivide 82,5 milioni. Gli importi attribuiti valgono anche come conguaglio per i ristori già assicurati nel 2021. In particolare, sul totale di 82,5 milioni, 63,75 vanno per ristorare gli esoneri disposti a favore degli esercenti e 18,75 milioni per quelli dei commercianti. Anche in questo caso per i comuni del Friuli-Venezia Giulia, della Valle d’Aosta e della provincia autonoma di Bolzano gli importi saranno erogati attraverso le regioni. Ripartiti anche i rimborsi Imu, relativi al secondo semestre 2021 e pari a circa 10 milioni di euro, per i comuni che hanno subìto una riduzione del gettito dell’imposta municipale nelle zone colpite dagli eventi sismici del 2016. I fabbricati esenti da Imu sono quelli distrutti dal sisma o oggetto di ordinanze di sgombero adottate entro il 31 dicembre 2018. L’esenzione durerà fino alla definitiva ricostruzione o agibilità e comunque non oltre il 31 dicembre 2021.

La prima rata di rimborsi è stata attribuita con decreto del 16 luglio. L’attribuzione delle somme eventualmente dovute a titolo di conguaglio per l’anno 2021 potrà essere disposta con provvedimento successivo. Investimenti in infrastrutture sociali Prorogati i termini di avvio lavori per gli investimenti in infrastrutture sociali dei comuni delle regioni del Sud e delle Isole (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) a cui il governo ha destinato 75 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2023. Lo schema di dpcm su cui la Conferenza stato-città dovrà esprimere parere favorevole ha prorogato al 31 marzo 2022 i termini di inizio lavori per i contributi riferiti al 2020, al 30 giugno per i contributi riferiti al 2021 e al 31 dicembre 2022 per i contributi 2022 e 2023. Capacità fiscali Sul tavolo della Stato-città anche il decreto ministeriale che aggiorna le capacità fiscali dei comuni delle regioni a statuto ordinario. Nel complesso, la capacità fiscale 2022 per i comuni delle regioni a statuto ordinario risulta pari a circa 26 miliardi (25.947.201.367 euro per la precisione) di cui 19.105.486.346 al netto della componente rifiuti. Una differenza positiva di 144 milioni rispetto alla stima della capacità fiscale utilizzata per il riparto del Fsc 2021.

In collaborazione con Mimesi s.r.l.

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