IMPOSTE DIRETTE
Registrano un gettito complessivamente pari a 38.479 milioni di euro, in aumento del 2,8% (+ 1.037 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo del 2015.
Le entrate IRPEF ammontano a 34.462 milioni di euro (+ 5,2% pari a 1.701 milioni di euro) per effetto principalmente dell’andamento positivo delle ritenute da lavoro dipendente del settore privato (+8,5% pari a 1.304 milioni di euro). L’andamento risente sia degli effetti delle disposizioni del D. Lgs. 175/2014 relative al modello di versamento delle imposte che prevedono l’indicazione dell’Irpef al lordo delle compensazioni effettuate(1), sia dell’incremento delle ritenute a titolo di acconto (+ 155 milioni di euro pari a + 65,4%) applicato ai pagamenti delle spese e degli interventi di ristrutturazione edilizia.
L’IRES registra un significativo incremento di 168 milioni di euro (+ 46,3%) rispetto allo stesso periodo del 2015.
Le entrate relative alle imposte sostitutive sui redditi da capitale e sulle plusvalenze hanno registrato un gettito di 679 milioni di euro (- 51,8%) mentre l’imposta sostitutiva sul valore relativo dei fondi pensione fa rilevare entrate pari a 426 milioni di euro (- 38,7%).(2)
IMPOSTE INDIRETTE
Il gettito ammonta a 23.985 milioni di euro, in aumento del 0,7% (+ 158 milioni di euro) rispetto allo stesso bimestre del 2015.
Prosegue il marcato trend di crescita delle entrate dell’IVA che ammontano a 13.506 milioni di euro (+ 1.654 milioni di euro pari a +14%).
Quanto al gettito delle imposte sulle transazioni segna un incremento dell’11% dell’imposta di registro, mostra invece una lieve diminuzione rispetto all’analogo periodo del 2015 l’imposta di bollo (- 105 milioni di euro).
Le entrate dell’accisa sui prodotti energetici, loro derivati e prodotti analoghi (oli minerali) si attesta a 3.086 milioni di euro (+ 0,2%); stabile il gettito dell’accisa sul gas naturale per combustione (gas metano) che ha generato entrate per 552 milioni di euro (–6%).
ENTRATE DA GIOCHI
Le entrate relative ai giochi presentano, nel complesso, una crescita del 7,6% (+ 145 milioni di euro).
ENTRATE DA ACCERTAMENTO E CONTROLLO
Il gettito derivante dall’attività di accertamento e controllo presenta una diminuzione del 6,2% (- 84 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, determinata dai minori incassi derivanti dai ruoli relativi alle imposte dirette (-16,6%) compensati in parte dai ruoli delle imposte indirette (+ 14,8%).
Non si rilevano variazioni nell’attività di accertamento rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso.
Sul sito del Dipartimento delle Finanze è disponibile il Bollettino delle entrate tributarie del periodo gennaio – febbraio 2016, corredato dalle appendici statistiche e dalla guida normativa, che fornisce l’analisi puntuale dell’andamento delle entrate tributarie, e la relativa Nota tecnica che illustra in sintesi i principali contenuti del documento.
A partire da questo mese si rende disponibile il report “Entrate Erariali F24 marzo 2016” che analizza l’andamento delle entrate tributarie versate con il modello F24 relativamente alla scadenza del giorno 16 del mese di marzo appena concluso.
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NOTE
(1) Il nuovo meccanismo obbliga i sostituti d’imposta a indicare, nel modello di versamento F24, il totale delle ritenute da versare e il totale delle compensazioni da operare a fronte dei rimborsi effettuati, mentre con la previgente normativa, veniva versato e indicato il saldo tra le due voci; la nuova modalità di versamento comporta un incremento dell’IRPEF versata e un incremento delle compensazioni dello stesso ammontare (circa 630 milioni di euro).
(2) La variazione negativa del gettito riscontrata sulle imposte sostitutive sui redditi di capitale e sulle plusvalenze, è dovuta alla dinamica dei versamenti dell’imposta sostitutiva sul risultato maturato delle gestioni individuali di portafoglio di cui all’art. 7 del D.Lgs 21 novembre 1997 n. 461, versata a saldo, entro il 16 febbraio 2016, dai soggetti gestori (ovvero dagli istituti di credito e/o intermediari finanziari) che, nell’analoga scadenza dell’anno precedente, scontava positivamente gli incrementi di aliquota varati con il D.L.66/2014. Discorso analogo per l’imposta sostitutiva sul valore dell’attivo dei fondi pensione: l’aumento dall’11,5 al 20 per cento dell’aliquota dell’imposta sostitutiva sul risultato di gestione delle forme pensionistiche complementari, con effetto retroattivo dal 1° gennaio 2014 (Legge di stabilità 2015), aveva prodotto un incremento di gettito nel versamento a saldo, alla scadenza del 16 febbraio 2015, che, con le aliquote a regime, non è riscontrabile nell’analoga scadenza dell’anno corrente.
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