Secondo stime della Fondazione Nazionale dei Commercialisti, le modifiche introdotte avranno un impatto restrittivo maggiore del previsto e comporteranno un sensibile aumento della pressione fiscale sulle famiglie che fanno ricorso al comodato gratuito.
In particolare, i beneficiari dell’agevolazione scendono da 52 mila a 33 mila circa, mentre il minor gettito scende a 15 milioni di euro rispetto ai 20 milioni preventivati nella relazione tecnica alla Legge di Stabilità.
“Non intendiamo fare critica di parte al legislatore di turno, ma nella fattispecie si tratta di una manovra restrittiva inadeguata” – afferma il Presidente della Fondazione Nazionale dei Commercialisti, Giorgio Sganga, – “poiché – oltre a prevedere requisiti più stringenti – impone oneri amministrativi, con il risultato di determinare nuovi oneri fiscali per chi ne beneficiava in precedenza a fronte di un mancato gettito ancora più basso del previsto, già di per sé irrisorio. Sarebbe stato più utile” – prosegue Sganga – “un confronto sul piano tecnico-fiscale con i Commercialisti che possono supportare il legislatore con la loro esperienza sul campo ed il contatto diretto con i contribuenti”.
Le stime della Fondazione sono basate su alcune ipotesi relative alla variazione del beneficio fiscale riguardante l’agevolazione nel confronto tra la situazione precedente, in vigore fino al 2015, e la situazione attuale disciplinata dalla Legge di Stabilità 2016. A fine febbraio la Fondazione pubblicherà un documento scientifico sull’evoluzione normativa del comodato.
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