Gli adempimenti normativi nei confronti del tesoriere

28 Febbraio 2019
Modifica zoom
100%

di M. Bellesia

Il servizio di tesoreria riveste un ruolo centrale nella gestione amministrativa-contabile degli enti locali per molteplici fattori, fra i quali si ricordano i seguenti:

– l’obbligo di avvalersi di soggetti esterni appositamente abilitati alle operazioni di cassa;
– l’esigenza di trasparenza e tracciabilità delle movimentazioni di denaro;
– la necessità di utilizzare strumenti di riscossione e pagamento tipici del settore bancario;
– la necessità di poter ottenere prestiti a breve termine in caso di temporanea carenza di mezzi liquidi, che presuppone una vera e propria attività creditizia;
– le particolari responsabilità connesse alla gestione degli incassi, dei pagamenti, dei titoli e dei valori;
– le esigenze di garanzia nei confronti dei creditori dell’ente;
– le regole di finanza pubblica e l’utilizzo delle piattaforme informatiche gestite dal MEF e dalla Banca d’Italia;
– la rilevanza delle risorse finanziarie gestite;
– le implicazioni amministrative, civilistiche e fiscali connesse all’effettuazione dei pagamenti e delle riscossioni.

L’oggetto del servizio di tesoreria è definito dall’art.209, comma 1, del Tuel, D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267:

“Il servizio di tesoreria consiste nel complesso di operazioni legate alla gestione finanziaria dell’ente locale e finalizzate in particolare alla riscossione delle entrate, al pagamento delle spese, alla custodia di titoli e valori ed agli adempimenti connessi previsti dalla legge, dallo statuto, dai regolamenti dell’ente o da norme pattizie”.

Vi sono pertanto due tipologie di contenuti differenti: uno strettamente obbligatorio regolato da norme che rientrano nel potere legislativo dello Stato e un’altro, di carattere aggiuntivo ed eventuale, che ciascun Ente può introdurre nell’ambito della disciplina del proprio regolamento di contabilità e/o della convenzione di tesoreria.

Per le operazioni di riscossione delle entrate e di pagamento delle spese, ovvero per l’ultima fase dei procedimenti, rispettivamente, di acquisizione delle entrate e di erogazione delle spese, nonché per la custodia delle giacenze di cassa e di eventuali titoli e valori, tutti gli enti locali devono avvalersi di un servizio di tesoreria svolto da soggetti a ciò abilitati, che sono perlopiù Istituti Bancari, come prescritto dall’art. 208 del Tuel, D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267.

Di notevole importanza, sotto i profili della gestione e della responsabilità, è l’art. 209, comma 3, del Tuel, D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, che dispone testualmente “ogni deposito, comunque costituito, è intestato all’ente locale e viene gestito dal tesoriere.”. Ciò significa che tutta l’attività inerente la gestione dei flussi monetari deve far capo al tesoriere con l’unica eccezione delle competenze dell’economo e degli altri agenti contabili, nei confronti dei quali vige comunque un’altra normativa specifica. Lo scopo della norma è, fra l’altro, chiarissimo: ricondurre in capo al tesoriere tutte le movimentazioni di cassa per impedire il maneggio di denaro da parte di soggetti non abilitati.

Il successivo comma 3 bis ribadisce e sottolinea che i prelievi delle risorse sul conto di tesoreria avvengono esclusivamente attraverso i c.d. “mandati di pagamento” di cui all’art. 185 del Tuel. Parimenti, le riscossioni sul conto di tesoreria avvengono (o sono successivamente regolarizzate) tramite “ordinativi di incasso”, di cui all’art. 180 del Tuel.

Fra le altre operazioni obbligatorie del servizio di tesoreria, si annoverano la custodia e l’amministrazione dei titoli e dei valori dell’ente, dei depositi cauzionali e delle fideiussioni.

Rientra inoltre fra le altre attività connesse al servizio di tesoreria anche quella di finanziamento a breve termine nel caso in cui l’Ente si trovi in temporanee difficoltà di cassa; tale tipologia di finanziamento è denominata anticipazione di tesoreria o anticipazione di cassa (art. 222 del Tuel).

Entro 30 giorni dal termine dell’esercizio, il Tesoriere rende conto della propria gestione di cassa presentando all’Ente il c.d. “conto del tesoriere” ai sensi degli artt. 93 e 226 del Tuel. Tale conto viene poi verificato e parificato nell’ambito del processo di rendicontazione generale di cui all’art. 227 e segg. del Tuel.

In sintesi il quadro normativo relativo al servizio di tesoreria è il seguente:

Tuel, D. Lgs. 18/8/2000, n. 267:
– art. 93 (Responsabilità patrimoniale)
– art. 150 (Principi in materia di ordinamento finanziario e contabile)
– art. 159 (Norme sulle esecuzioni nei confronti degli enti locali)
– art. 163 Esercizio provvisorio e gestione provvisoria
– art. 175 Variazioni al bilancio di previsione
– art. 180 Riscossione
– art. 185 Ordinazione e pagamento
– art. 195 Utilizzo di entrate vincolate
– art. 206 Delegazione di pagamento
– art. 208 Soggetti abilitati a svolgere il servizio di tesoreria
– art. 209 Oggetto del servizio di tesoreria
– art. 210 Affidamento del servizio di tesoreria
– art. 211 Responsabilità del tesoriere
– art. 212 Servizio di tesoreria svolto per più enti locali
– art. 213 Gestione informatizzata del servizio di tesoreria
– art. 214 Operazioni di riscossione
– art. 215 Procedure per la registrazione delle entrate
– art. 216 Condizioni di legittimità dei pagamenti effettuati dal tesoriere
– art. 217 Estinzione dei mandati di pagamento
– art. 218 Annotazione della quietanza
– art. 219 Mandati non estinti al termine dell’esercizio
– art. 220 Obblighi del tesoriere per le delegazioni di pagamento
– art. 221 Gestione di titoli e valori
– art. 222 Anticipazioni di tesoreria

D. Lgs. 23/6/11, n. 118
– art. 5 (Definizione della transazione elementare)
– art. 10 (Bilanci di previsione finanziari)

Principi generali o postulati, allegato 1 al D. Lgs. 23/6/11, n. 118:
– paragrafo 16, dell’allegato n. 1 (principi generali o postulati – principio della competenza finanziaria)

Principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria, Allegato n. 4/2 al D. Lgs. 23/6/11, n. 118:
– paragrafo 11 dell’allegato n. 4/2, La gestione del bilancio da parte del tesoriere
– paragrafo 10.3 Entrate vincolate depositate in conti diversi da quello di gestione di tesoreria
– esempio 11 dell’allegato n. 4/2, Scritture riguardanti i pagamenti non andati a buon fine

Sistema di tesoreria unica, L. 29 ottobre 1984, n. 720

Normativa in tema di SIOPE + e pagamenti elettronici della P.A.

La seguente tabella riassume gli adempimenti nel rapporto tra Ente e Tesoriere

Adempimenti
dell’Ente

Adempimenti del tesoriereoriere

Oggetto

Rif. normativo

Affidamento del servizio di tesoreria Regole per l’affidamento del servizio di tesoreria. Art. 210 Tuel Affidamento del servizio di tesoreria
Invio bilancio di previsione al Tesoriere Il bilancio è autorizzatorio per competenza triennale e per cassa il 1 esercizio. Pertanto, con il bilancio di previsione non è richiesto l’invio dell’elenco dei residui.
Gli stanziamenti di cassa non possono essere maggiori della somma degli stanziamenti di residui e di competenza, fatta eccezione per la missione 20-Fondi e Accantonamenti
Principio contabile All. 4/2, D. Lgs.118/11, punto 11.1.

Rifiuto di bilanci non conformi al D. Lgs. 118/11

Il bilancio non conforme allo schema previsto dall’allegato n. 9 al D. Lgs. 118/11 non deve essere accettato dal tesoriere. Principio contabile All. 4/2, D. Lgs.118/11, punto 11.6
D. Lgs. 118/11, art. 10 (Bilanci di previsione finanziari)
Rifiuto di bilanci non approvati Il Tesoriere non deve accettate l’invio del bilancio di previsione non formalmente approvato dal Consiglio dellì’Ente Principio contabile All. 4/2, D. Lgs.118/11, punto 11.6
Rifiuto di bilanci non contenenti gli stanziamenti di cassa Il Tesoriere non deve accettate le delibere di approvazione del bilancio di previsione che, con riferimento al primo esercizio, non prevedono gli stanziamenti di cassa, sia per le entrate che per le spese. Principio contabile All. 4/2, D. Lgs.118/11, punto 11.6
Nessuna verifica di congruenza degli stanziamenti di bilancio Il tesoriere non effettua verifiche di congruenza rispetto agli stanziamenti di bilancio Principio contabile All. 4/2, D. Lgs.118/11, punto 11.4
Invio elenco residui presunti in caso di esercizio provvisorio e gestione provvisoria del bilancio Sia nel caso dell’esercizio provvisorio, che della gestione provvisoria, l’ente trasmette al tesoriere -l’elenco dei residui presunti alla data del 1° gennaio e gli stanziamenti di competenza riguardanti l’anno cui si riferisce l’esercizio o la gestione provvisoria, previsti nell’ultimo bilancio di previsione approvato  – le previsioni aggiornate riguardanti il  secondo esercizio dell’ultimo bilancio.
Il bilancio provvisorio non conforme allo schema previsto  non deve essere accettato dal tesoriere.
Principio contabile All. 4/2, D. Lgs.118/11, punto 11.9
Articolo 163 Tuel Esercizio provvisorio e gestione provvisoria
Invio elenco residui definitivi in caso di esercizio provvisorio In caso di esercizio provvisorio è necessario trasmettere al tesoriere anche l’elenco definitivo dei residui iniziali. Principio contabile All. 4/2, D. Lgs.118/11, punto 11.10
Articolo 163 Tuel Esercizio provvisorio e gestione provvisoria
Verifica assunzione impegni mensili per dodicesimi in caso di esercizio provvisorio Al tesoriere non è richiesto di verificare che la spesa cui si riferisce il mandato è esclusa dall’obbligo della gestione per dodicesimi.
Le verifiche riguardanti i dodicesimi sono svolte dal tesoriere facendo riferimento alla differenza tra gli stanziamenti di competenza e l’importo delle spese già impegnate e del fondo pluriennale vincolato, fermo restando le verifiche riguardanti la capienza complessiva degli stanziamenti di competenza.
Il  controllo è svolto dal Tesoriere operando una netta  separazione fra la disponibilità dei dodicesimi mensili e della disponibilità per mandati non frazionati.
Principio contabile All. 4/2, D. Lgs.118/11, punto 11.9
Nessuna verifica legittimità delle spese in caso di gestione provvisoria Nel corso della gestione provvisoria al tesoriere non è richiesto di verificare che i mandati di pagamento riguardino le spese previste dalla legge. Principio contabile All. 4/2, D. Lgs.118/11, punto 11.9
Limite delle previsioni di bilancio per le accensioni di prestiti La funzione autorizzatoria al titolo 6 delle entrate del bilancio di previsione, riguardante le accensioni di prestiti, concerne le attività dell’Ente e non incide sull’attività del Tesoriere.  Principio contabile All. 4/2, D. Lgs.118/11, punto 11.3.
Invio riaccertamento ordinario dei residui + delibera variaz. Bilancio Gli enti trasmettono la delibera riguardante il riaccertamento ordinario dei residui e l’allegato riguardante le variazioni di bilancio per il tesoriere.
Il riaccertamento ordinario dei residui è effettuato con un’unica delibera della giunta.
Principio contabile All. 4/2, D. Lgs.118/11, punto 11.1 e 11.10
Rifiuto di riaccertamenti parziali dei residui Il Tesoriere non deve accettate i riaccertamenti parziali dei residui, salvo le eccezioni previste dal principio applicato della contabilità finanziaria 9.1, quindi limitatamente ai residui che devono essere incassati/pagati non ricompresi fra quelli presunti riportati nel bilancio di previsione approvato per l’esercizio in corso. Principio contabile All. 4/2, D. Lgs.118/11, punto 11.6
Divieto di adeguamento degli stanziamenti di cassa non coerenti Il tesoriere non può procedere autonomamente all’adeguamento degli stanziamenti di cassa correlati, nel caso in cui la variazione dei residui determini la presenza di uno stanziamento di cassa non coerente con la somma degli stanziamenti di residui e di competenza. Principio contabile All. 4/2, D. Lgs.118/11, punto 11.10
Invio variazioni di bilancio tramite apposita scheda  Le delibere di variazione o di storno, sono comunicate al tesoriere utilizzando l’apposito schema “Dati per variazione bilancio es”, che costituisce un allegato obbligatorio della delibera di variazione del bilancio.
Per fini di controllo, lo schema richiede anche la valorizzazione di tutti gli aggregati di bilancio interessati dalla variazione (ad esempio: il totale del programma, della missione cui il programma si riferisce, del totale delle spese e del totale delle missioni e del totale generale delle spese).
La prima e l’ultima colonna dello schema della variazione di bilancio per il tesoriere, possono essere compilate dopo l’approvazione della delibera di variazione, a cura del responsabile finanziario.
Principio contabile All. 4/2, D. Lgs.118/11, punto 11.8
Tuel art. 175 Variazioni al bilancio di previsione
Nessuna verifica sulla competenza delle variazioni di bilancio del fondo pluriennale vincolato  Le variazioni del fondo pluriennale e degli stanziamenti di bilancio correlati, compresi gli stanziamenti di cassa , disposte dall’ente dopo la chiusura dell’esercizio ai sensi dell’articolo  3, commi 4, al D.Lgs. 118/11 relative all’esercizio precedente non sono oggetto di interesse del tesoriere che non è tenuto a gestirle.   Principio contabile All. 4/2, D. Lgs.118/11, punto 11.4
Verifica di capienza degli stanziamenti di competenza La verifica di competenza del tesoriere riguardante la capienza degli stanziamenti di competenza è effettuata con riferimento alla differenza tra lo stanziamento di competenza complessivo e l’importo del fondo pluriennale vincolato. Principio contabile All. 4/2, D. Lgs.118/11, punto 11.4
Livello di controllo degli stanziamenti focalizzato sulle unità di voto in Consiglio dell’Ente il controllo del tesoriere deve effettuarsi a livello di Programma, unità di voto nel nuovo ordinamento contabile.
I codici di bilancio previsti nell’ordinativo riguardano:
– per le entrate, il codice del titolo e della tipologia
– per le spese, il codice della missione, del programma e del titolo.
Principio contabile All. 4/2, D. Lgs.118/11, punti 11.4, 11.5 e 11.6
Riscossioni senza limiti Il Tesoriere è obbligato ad accettare la riscossione di ogni somma versata a favore dell’ente, anche senza la preventiva emissione dell’ordinativo d’incasso e anche nel caso in cui tale riscossione determini uno sforamento sullo stanziamento di cassa. Principio contabile All. 4/2, D. Lgs.118/11, punto 11.3.
Articolo 180 Tuel Riscossione
Verifica e limiti dei mandati di pagamento I pagamenti possono avere luogo nei limiti degli stanziamenti di cassa. I mandati in conto competenza non possono essere pagati per un importo superiore alla differenza tra il relativo stanziamento di competenza e la rispettiva quota riguardante il fondo pluriennale vincolato.
Il tesoriere, in fase di estinzione degli ordinativi di pagamento, verifica il rispetto del doppio vincolo giuridico:
a)   dello stanziamento di competenza, al netto del fondo pluriennale vincolato (per i titoli in c/competenza), o dell’ammontare dei residui (per i titoli emessi in c/residui);
b)  dello stanziamento di cassa senza operare alcuna distinzione sullo stanziamento di cassa.
Principio contabile All. 4/2, D. Lgs.118/11, punto 11.3.
Articolo 185 del Tuel Ordinazione e pagamento.
Art. 217 Tuel Estinzione dei mandati di pagamento
Art. 216 Tuel Condizioni di legittimità dei pagamenti effettuati dal tesoriere
Verifica codifica SIOPE Nessun mandato di pagamento può essere estinto dal tesoriere se privo della codifica, compresa la codifica SIOPE di cui all’art. 14 della legge 31 dicembre 2009, n. 196. Art. 216 Tuel Condizioni di legittimità dei pagamenti effettuati dal tesoriere
Nessuna verifica su codici transazione elementare Non compete al Tesoriere individuare i codici di bilancio dalla transazione elementare o dalla codifica analitica (piano dei conti) riportata sugli ordinativi.  Principio contabile All. 4/2, D. Lgs.118/11, punto 11.6 e 11.7.
D. Lgs. 23/6/11, n. 118 art. 5 (Definizione della transazione elementare)
Articolo 215 Tuel Procedure per la registrazione delle entrate
Imputazione degli incassi e dei pagamenti “Gli incassi ed i pagamenti sono imputati allo stesso esercizio in cui il cassiere/tesoriere li ha effettuati….”
Principi generali o postulati, allegato 1 al D. Lgs. 23/6/11, n. 118, paragrafo 16.
Articolo 180 Tuel Riscossione
Delegazioni di pagamento A seguito della notifica degli atti di delegazione di pagamento di cui all’articolo 206 il tesoriere è tenuto a versare l’importo dovuto ai creditori alle scadenze prescritte art. 220 Tuel Obblighi del tesoriere per le delegazioni di pagamento
Gestione di titoli e valori I titoli di proprietà dell’ente, ove consentito dalla legge, sono gestiti dal tesoriere con versamento delle cedole nel conto di tesoreria alle loro rispettive scadenze art. 221 del Tuel Gestione di titoli e valori
Anticipazioni di tesoreria Il tesoriere, su richiesta dell’ente corredata dalla deliberazione della giunta, concede allo stesso anticipazioni di tesoreria, entro il limite massimo dei tre dodicesimi delle entrate accertate nel penultimo anno precedente, afferenti ai primi tre titoli di entrata del bilancio. art. 222 del Tuel Anticipazioni di tesoreria
Utilizzo incassi vincolati Regolazione dell’utilizzo degli incassi vincolati per il pagamento di spese correnti ai sensi dell’art. 195 del TUEL  Principio contabile All. 4/2, D. Lgs.118/11, paragrafo 10.3 e 10.4
Tuel art. 195 Utilizzo di entrate vincolate
Gli stanziamenti di bilancio delle anticipazioni di tesoreria non svolgono la funzione autorizzatoria  Le anticipazioni di tesoreria, continuano ad essere erogate sulla base di quanto previsto dalla legge e dalle convenzioni di tesoreria. Gli stanziamenti su apposito titolo delle entrate e delle spese  è dedicato alla registrazione di tali operazioni e non svolge  funzione autorizzatoria. Principio contabile All. 4/2, D. Lgs.118/11, punto 11.3.
Conto del Tesoriere registra tutte le anticipazioni di tesoreria Il tesoriere produce il proprio conto con le carte contabili relative all’utilizzo ed al rientro dell’anticipazione di tesoreria per la parte che eventualmente dovesse risultare ancora non regolarizzata. Principio contabile All. 4/2, D. Lgs.118/11, punto 11.3.
Resa del conto del Tesoriere Il Rendiconto del Tesoriere è redatto sullo schema di cui all’allegato n. 17 del D.Lgs. 118/11. Il conto del tesoriere espone solo i totali dei titoli e delle missioni Principio contabile All. 4/2, D. Lgs.118/11, punto 11.11
D. Lgs. 118/11, art. 10 (Bilanci di previsione finanziari)
Tuel art. 93 Responsabilità patrimoniale, art. 217 e art. 211 Responsabilità del tesoriere
Pagamenti non andati a buon fine Scritture riguardanti i pagamenti non andati a buon fine Principio contabile All. 4/2, D. Lgs.118/11, esempio 11.
Art. 219 Tuel Mandati non estinti al termine dell’esercizio
Procedure di secuzione e di espropriazione forzata Non sono ammesse procedure di esecuzione e di espropriazione forzata nei confronti degli enti locali presso soggetti diversi dai rispettivi tesorieri. Articolo 159 del Tuel Norme sulle esecuzioni nei confronti degli enti locali 

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento