Il Commento – L’equilibrio di competenza di parte corrente e l’utilizzo delle entrate tributarie straordinarie

Ancora difficoltà da parte dei Comuni nel raggiungere stabili equilibri di parte corrente, anche qui sottoposti a scrutinio da parte dei giudici contabili. La situazione nel tempo evidenziata dal Comune mostra difficoltà strutturali nel raggiungimento di tale equilibrio, spesso tamponato da entrate di natura straordinaria. I suggerimenti al Comune sono contenuti nella deliberazione n. 45, depositata in data 6 maggio 2016, della Corte dei conti, Sezione regionale di controllo per la Liguria.

L’EVOLUZIONE DEI CONTI DEL COMUNE
Il Collegio contabile di controllo, prendendo atto della relazione dell’organo di revisione contabile, evidenzia tra l’altro le seguenti criticità:

• saldo di parte corrente passato, in un solo anno, da un attivo di euro 1.026.906,19 ad un passivo di euro – 574.249,19, coperto mediante l’applicazione dell’avanzo libero di amministrazione (che, nel giro di un biennio è sceso da euro 2.225.841,62 a euro 37.437,27), mentre il conseguente flusso di cassa è passato, nello stesso anno, da un attivo di euro 1.961.931,88 ad un passivo di euro – 10.732.042,77;
• l’utilizzazione di entrate straordinarie provenienti da recupero di evasione tributaria per coprire, contributi per attività culturali, sportive e sociali nella misura di euro 572.125,04;
• riscossione, nel triennio 2011 – 2013, di euro 3.533.026,31, derivanti da sanzioni amministrative per violazione del codice stradale, a fronte di un accertamento di euro 6.871.559,67 (con la conseguente differenza di euro 3.338.533,36 non riscossi);
• riscossione, nel triennio 2011 – 2013, di euro 1.351.464,17, derivanti da recupero di evasione tributaria, a fronte di un accertamento di euro 2.754.641,89 (con la conseguente differenza di euro 1.403.177,72 non riscossi).

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