Interessante pronuncia del Consiglio di Stato sul regolamento di contabilità, DUP e bilancio di previsione

21 Novembre 2023
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L’approvazione del DUP deve essere effettuata in una seduta consiliare differente da quella con la quale il consiglio approva il bilancio di previsione, pena la violazione delle prerogative dei consiglieri comunali in ragione della priorità delle indicazioni fornite nel DUP quale strumento utilizzato dal legislatore per la costruzione del bilancio di previsione, se ciò è previsto dal regolamento di contabilità. Il Consiglio di Stato (sentenza n. 9551/2023), confermando le motivazioni del giudice amministrativo di primo grado ha rigettato il ricorso dell’ente locale.

La vicenda

I consiglieri di minoranza, di un ente locale, hanno impugnato la deliberazione del consiglio comunale di approvazione del DUP e del bilancio di previsione nella stessa seduta consiliare. Il TAR ha accolto il ricorso motivando la sentenza della necessaria preventiva approvazione del DUP, in una seduta di consiglio diversa e dedicata, e solo successivamente poteva essere approvato il bilancio di previsione, stante il necessario collegamento del bilancio al documento di programmazione. In questo caso l’ente avrebbe leso le prerogative dei consiglieri non avendo messo a disposizione in tempo necessario, per eventuali osservazioni o emendamenti, il documento di programmazione aggiornato in violazione delle regole e dei tempi previsti nel regolamento di contabilità.
L’ente locale ha, quindi, proposto ricorso davanti al Consiglio di Stato sostenendo l’erroneità della sentenza. In via principale, in quanto il regolamento di contabilità non prevede che il DUP debba essere approvato in una seduta specifica. Inoltre, la deliberazione del consiglio avrebbe comunque consentito ai consiglieri di minoranza, giudicati lesi delle loro prerogative, di svolgere il proprio ruolo di indirizzo in ordine a tale specifico documento di programmazione, avendo vieppiù l’opportunità di presentare “emendamenti agli schemi di bilancio”. In ogni caso, a fronte della sentenza il Consiglio comunale ha proceduto alla rinnovazione della seduta consigliare per una nuova approvazione del DUP sanando, qualora ritenuto necessario, la sua mancata approvazione in una seduta specifica.

Il rigetto del ricorso

Il ricorso proposto dall’ente locale è stato giudicato infondato anche dal Consiglio di Stato. Infatti, l’art.170 del TUEL statuisce che “Il Documento unico di programmazione ha carattere generale e costituisce la guida strategica ed operativa dell’ente” (comma 2); “Il Documento unico di programmazione costituisce atto presupposto indispensabile per l’approvazione del bilancio di previsione” (comma 5). A sua volta il regolamento di contabilità prevede che, la Giunta comunale presenta al Consiglio comunale una prima versione del documento unico di programmazione, successivamente il Consiglio comunale fornisce “specifici indirizzi e direttive” sul DUP, la Giunta comunale, sulla base degli indirizzi e delle direttive consiliari nonché di eventuali norme sopravvenute, predispone la “nota di aggiornamento al DUP”, poi la stessa Giunta comunale presenta al Consiglio comunale il DUP aggiornato unitamente allo “schema di bilancio di previsione” e, il Consiglio comunale approva infine DUP e bilancio di previsione. In ogni caso il DUP va approvato prima del bilancio, anche se nella stessa seduta, dato il suo carattere di indirizzo propedeutico.

Nel caso di specie, nella procedura attivata dal Comune è stata omessa la discussione in consiglio comunale, in merito agli specifici indirizzi e direttive sul DUP, violando in tal modo le prerogative dei consiglieri, a nulla rilevando il fatto che la nota di aggiornamento era stata presentata ai singoli consiglieri, in quanto la discussione non poteva che avvenire nell’unica sede possibile che era quella del Consiglio comunale. Pertanto, secondo i giudici amministrativi di appello, è stata omessa una seduta consiliare dedicata, con conseguente compressione delle fondamentali prerogative consiliari. In altri termini, nel caso di specie, si è assistito ad una illegittima delibera di Giunta, che ha approvato una nota di aggiornamento, saltando del tutto la fase, normativamente sancita, della sottoposizione preventiva del DUP al Consiglio comunale.
Il ricorso del Comune, pertanto, è stato rigettato.

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