La Legge di Bilancio 2025: ok definitivo ora la sfida dell’attuazione

Il 29 dicembre 2024, il Senato ha dato il via libera definitivo alla legge di bilancio 2025, con 112 voti favorevoli, 67 contrari e un astenuto

30 Dicembre 2024
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Il 29 dicembre 2024, il Senato ha dato il via libera definitivo alla legge di bilancio 2025, con 112 voti favorevoli, 67 contrari e un astenuto. Questo segna la conclusione dell’iter parlamentare di una manovra da 30 miliardi di euro, destinata a incidere profondamente sull’economia del Paese. Ora, però, la sfida si sposterà sull’attuazione delle misure, un processo che richiederà l’intervento di ministeri e agenzie governative.

Le misure immediatamente operative
Alcune delle misure introdotte dalla legge entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2025. Tra queste spiccano il taglio del cuneo fiscale, confermato e reso strutturale per i redditi medio-bassi, con un’estensione anche ai redditi fino a 40.000 euro. Si prevede che questa misura contribuisca a ridurre il carico fiscale su milioni di lavoratori, favorendo il consumo e la crescita dei redditi. Altra novità rilevante è la possibilità di anticipare la pensione a 64 anni, grazie al cumulo tra la previdenza obbligatoria e quella complementare, rispondendo così alle esigenze di un sistema pensionistico più flessibile. Infine, la legge prevede la proroga per tre anni della maggiorazione del 20% della deduzione sul costo del lavoro per le nuove assunzioni a tempo indeterminato, un incentivo che potrebbe stimolare la crescita dell’occupazione.

Le misure in attesa di attuazione
Non tutte le norme della legge di bilancio sono già operative. Per molte di esse, infatti, sarà necessario un ulteriore passaggio attuativo, che prevede l’emissione di decreti ministeriali o altre normative specifiche. In particolare, la Manovra 2025 prevede ben 103 provvedimenti attuativi, necessari per sbloccare risorse pari a 1,8 miliardi di euro nel solo 2025, una cifra che sale a 8 miliardi se si considerano anche gli anni successivi (2025-2027). Questo numero è notevolmente aumentato rispetto ai 48 atti previsti nel testo originario varato dal governo e presentato alla Camera lo scorso ottobre. L’incremento è dovuto principalmente all’introduzione di numerose micromisure, che spesso richiedono atti specifici per essere operativi.

Il rimedio al rischio di eccessiva burocrazia
Nonostante l’aumento delle misure da attuare, il governo è riuscito a contenere l’impatto finanziario di queste iniziative. Infatti, la somma complessiva delle risorse che necessitano di provvedimenti attuativi è stata ridotta da 3,9 miliardi a 1,8 miliardi, grazie a una modifica apportata alla Camera. La norma originaria che prevedeva un Dpcm per individuare le iniziative da finanziare con 2,45 miliardi, destinati a ridurre il divario economico nelle aree svantaggiate del Paese, è stata sostituita con l’esonero contributivo per le assunzioni nel Mezzogiorno, una misura che non richiede atti attuativi specifici.

Il confronto con le Leggi di bilancio precedenti
Il numero di provvedimenti attuativi per la Manovra 2025 rappresenta un’inversione di tendenza rispetto a quanto accaduto con la legge di bilancio 2024, quando il numero di atti necessari si è ridotto notevolmente, passando da 119 a 54. Questo dato aveva segnato una semplificazione rispetto agli anni precedenti, ma la Manovra 2025 ha riportato il numero degli atti a livelli superiori, con un’incidenza significativa di misure ad hoc per determinati settori.

Le misure più attese
Tra le misure più attese ci sono due provvedimenti particolarmente rilevanti. Il primo riguarda l’introduzione di un’aliquota Ires ridotta al 20% (rispetto al 24% ordinario) per le imprese che investono in beni strumentali tecnologicamente avanzati. Questa misura potrebbe avere un impatto positivo sull’innovazione e sulla competitività delle aziende italiane. Il secondo intervento riguarda l’incremento di 500 milioni di euro per il Fondo per l’acquisto dei beni di prima necessità, destinato a sostenere famiglie e imprese in un periodo di incertezze economiche. Per questo provvedimento, l’attuazione coinvolgerà il Ministero dell’Agricoltura, che dovrà collaborare con gli altri ministeri competenti per la gestione dei fondi.

Le Prossime fasi: attuazione concreta delle misure
Con l’approvazione definitiva della legge di bilancio, ora il governo dovrà concentrarsi sull’attuazione concreta delle misure, che richiederà una serie di decreti e disposizioni amministrative. Il successo della manovra dipenderà in larga parte dalla capacità di ridurre la burocrazia e di mettere in atto in tempi rapidi le misure previste, in modo che non rimangano solo sulla carta. Le risorse destinate a queste misure saranno decisive per il raggiungimento degli obiettivi economici del governo, e il monitoraggio del loro utilizzo sarà essenziale.

Conclusione: potenzialità e sfide della manovra
La legge di bilancio 2025 segna un passo importante per il governo, che ha messo a punto una serie di misure volte a stimolare l’economia e a supportare il mercato del lavoro. Tuttavia, l’efficacia di queste misure dipenderà dalla loro attuazione. Con un numero significativo di provvedimenti ancora da approvare, sarà fondamentale che i ministeri e le agenzie competenti lavorino in modo tempestivo ed efficiente, per garantire che le risorse destinate ai vari settori possano realmente contribuire alla crescita e al benessere del Paese.

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