di Riccardo Nobile
I contenuti della legge 6.11.2012, n. 190 sono una cosa seria. Perché serio è il fenomeno sottostante. Il quale tocca da vicino il rapporto di fiducia che deve sempre caratterizzare il modus operandi ed il modus essendi del pubblico funzionario. Ossia di colui che svolge una funzione pubblica e ne gestisce i contenuti. Il quale non può farne commercio per arricchirsi o per arricchire il suo interlocutore. Proprio come accade quando si è in presenza di un fenomeno corruttivo, dove in cambio di danaro o di altra utilità economica egli compie atti contrarî al proprio ufficio, o, talvolta, atti che ad esso sono conformi. Il tutto nell’ámbito di un reato occulto e senza vittima. Nel quale il pactum sceleris non appare all’esterno, mentre vi si riverberano gli effetti dell’azione indegna.
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