In data 23/05/2013 l’ANCI raccoglie ed invia gli emendamenti da effettuare in sede di conversione del decreto legge 35/2013 “Disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento dei tributi degli enti locali”. Vediamo qui di seguito gli emendamenti più significativi proposti all’art.1:
- inserimento anche dei debiti fuori bilancio riconosciuti alla data del 31.12.2013 ai sensi dell’art.194;
- Inserimento del comma 14-bis “Agli enti locali è riconosciuta la facoltà di estinguere nell’anno 2013 i debiti di cui al comma 13 per i quali è stata concessa l’anticipazione di liquidità dalla Cassa depositi e prestiti S.p.a., secondo il presente articolo, anche per la quota che verrà erogata nell’anno 2014. Gli enti locali che si avvalgono della facoltà di cui al periodo precedente sono comunque tenuti a fornire formale certificazione dell’avvenuto pagamento e dell’effettuazione delle relative registrazioni contabili alla Cassa depositi e prestiti S.p.a. Le somme erogate dalla Cassa depositi e prestiti S.p.a. nell’anno 2014, in caso di estinzione dei debiti di cui al comma 13 nell’anno 2013, andranno a reintegrare le somme anticipate dagli enti locali nell’anno 2013”. Secondo l’ANCI L’erogazione di una quota della liquidità nel 2013 e di una quota nel 2014 genera infatti enormi problemi ai creditori dell’ente che dovranno attendere fino al 2014 per ottenere il pagamento dei lavori e delle prestazioni fornite all’ente alla data del 31/12/2012. L’erogazione di una quota della liquidità nel 2013 e di una quota nel 2014 genera inoltre problemi per quegli enti che hanno ottenuto spazi finanziari di Patto nel 2013 ai sensi dell’articolo 1 comma 1 e che hanno anche fatto richiesta alla Cassa Depositi e Prestiti della liquidità per sostenere i suddetti pagamenti. Attraverso l’emendamento questi enti possono realizzare nel 2013 maggiori pagamenti in conto capitale esclusi dal Patto di Stabilità;
- Eliminazione del comma 17 che prevede di portare il fondo svalutazione crediti dal 25% al 50%. Infatti secondo l’ANCI gravi ripercussioni hanno i Comuni che accedono al Fondo per la liquidità, in particolare per quanto attiene il Fondo svalutazione crediti. Infatti il comma 17 chiede di prevedere un fondo svalutazione pari al 50% dei residui attivi delle entrate correnti proprie aventi anzianità superiore ai 5 anni. Gli enti che beneficiano dell’anticipazione hanno già l’obbligo della restituzione si ritiene inutile imporre ulteriori vincoli, oltre a quelli già stabiliti per legge.
Gli emendamenti proposti sono disponibili nel sito dell’ANCI all’indirizzo http://www.anci.it/index.cfm?layout=dettaglio&IdSez=810124&IdDett=42280
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