Legge di Bilancio 2025: novità su edilizia, infrastrutture ed Enti locali

Il testo integrale della Manovra 2025 pubblicata in Gazzetta Ufficiale e i dossier del Servizio studi di Camera e Senato

7 Gennaio 2025
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Semaforo verde in Senato e pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per la Legge di Bilancio 2025 (legge 30 dicembre 2024, n. 207).

>> IL TESTO INTEGRALE DELLA LEGGE.

Sono già disponibili la nota sintetica ANCI con le misure più importanti per Comuni e Città metropolitane e i dossier di analisi del Servizio studi di Camera e Senato n. 394/5 (3 volumi) all’interno dei quali si analizza il contenuto della Manovra 2025.
Nel corso della seconda lettura non sono state introdotte modifiche rispetto alla versione precedentemente approvata dalla Camera.
Dal rafforzamento di bonus ai nuovi fondi per il Ponte di Messina, passando per l’Ires incentivante, il rifinanziamento della Nuova Sabatini, la rivalutazione permanente delle aree, la riduzione del cuneo fiscale e ulteriori risorse per infrastrutture ed Enti locali: sono molte le misure contenute nei più di 800 commi del testo finale. La manovra, approvata definitivamente il 28 dicembre con voto di fiducia, riprende la versione adottata il 20 dicembre.

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Di seguito, una panoramica delle principali disposizioni.
Per le spese di ristrutturazione edilizia sostenute nel 2025, la detrazione scende al 50% per la prima casa e al 36% per le altre abitazioni, con un tetto di 96mila euroPer l’Ecobonus e il Sismabonus (incluso il Sismabonus acquisti), le aliquote saranno del 50% per la prima casa e del 36% per gli altri immobili, sempre con lo stesso limite di spesa.

Il Superbonus rimane al 65% per chi, entro il 15 ottobre 2024, avrà presentato la Cilas e adottato la delibera condominiale, o richiesto il titolo abilitativo per demolizioni e ricostruzioni. Sarà possibile suddividere la detrazione in 10 anni per le spese del 2023 (con aliquote al 110% o al 90%), inoltrando un’istanza entro la scadenza della dichiarazione dei redditi 2024. Confermato anche il bonus barriere architettoniche al 75% per il 2025, mentre il bonus mobili ed elettrodomestici rimane al 50%, con un tetto di 5mila euro. Gli interventi che prevedono la sostituzione di caldaie a combustibili fossili sono esclusi dall’ecobonus e dalla riqualificazione edilizia.

Rivalutazione delle aree
La rivalutazione di partecipazioni e terreni edificabili o agricoli, detenuti da chi non svolge attività commerciale, diventa permanente. Prevede un’imposta sostitutiva Irpef del 18% sul valore rivalutato. Per avvalersi di questa opzione, occorre predisporre una perizia giurata e versare l’imposta sostitutiva del 16% entro il 30 novembre di ogni anno.

Incentivi per le assunzioni
Prolungata fino al 2027 la maxi-deduzione Irpef/Ires per le aziende che assumono nuovi dipendenti a tempo indeterminato. L’incentivo consiste in una deduzione del 120% del costo del personale assunto (130% per lavoratori fragili), a condizione che l’occupazione aumenti rispetto all’anno precedente.

Taglio del cuneo fiscale
Il taglio del cuneo fiscale diventa strutturale per i redditi medio-bassi e viene esteso ai redditi fino a 40mila euro, beneficiando circa 3 milioni di contribuenti. Fino a 20mila euro di reddito, il taglio è contributivo, mentre tra 20mila e 40mila euro è fiscale, con una detrazione fissa di 1.000 euro che si riduce progressivamente fino ad azzerarsi.

Piano Casa Italia
Annunciato il Piano Nazionale di Edilizia Residenziale Pubblica per affrontare il disagio abitativo. Previsti 560 milioni di euro: 150 milioni per il 2028, 180 per il 2029 e 230 per il 2030. Il piano, promosso dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, coinvolgerà anche operatori privati e sarà definito tramite un Dpcm entro 180 giorni.

Ires agevolata per investimenti tecnologici
Introdotta un’aliquota ridotta al 20% per il reddito imponibile 2025 delle aziende che reinvestono almeno l’80% degli utili in beni strumentali innovativi. Gli investimenti devono raggiungere il 30% dell’utile accantonato e rispettare ulteriori requisiti legati a occupazione e stabilità aziendale. In caso di distribuzione degli utili accantonati entro il 2026, l’agevolazione decade.

Riduzioni ai contributi e investimenti dei Comuni
La manovra prevede una riduzione di 1,35 miliardi di euro ai contributi correnti dei Comuni tra il 2025 e il 2029. Anche gli investimenti subiscono un taglio significativo, per un totale di 3,2 miliardi nello stesso periodo. Tuttavia, sono previsti incrementi al Fondo Infrastrutture e risorse per progetti idraulici.

Assunzioni presso l’Ispettorato del lavoro
L’Ispettorato Nazionale del Lavoro potrà assumere 250 nuovi funzionari entro il 2025 per rafforzare i controlli in materia di sicurezza sul lavoro. Le procedure concorsuali inizieranno durante lo stesso anno.

Rifinanziamento della Nuova Sabatini
Per supportare gli investimenti delle PMI, la misura riceve 400 milioni di euro per il 2025, 100 milioni per il 2026 e altri 400 milioni per ciascuno degli anni dal 2027 al 2029.

Giubileo e Laguna di Venezia
Per il Giubileo sono stanziati 88 milioni di euro per il 2025, più 7 milioni per le opere. Venezia riceverà 5 milioni annui dal 2025 per la salvaguardia della Laguna.

Fondi REPowerEU per l’edilizia pubblica
La manovra prevede 1,381 miliardi di euro da destinare all’efficientamento degli alloggi pubblici gestiti da ex Iacp, aziende casa e comuni. I dettagli operativi saranno definiti attraverso provvedimenti attuativi successivi.

Ponte sullo Stretto e altre infrastrutture
Il progetto del Ponte sullo Stretto ottiene 1,532 miliardi di euro aggiuntivi, portando il totale a 13,162 miliardi. Previsti 500 milioni di euro per opere collegate e 270 milioni per l’adeguamento della Statale Jonica. Inoltre, altre infrastrutture riceveranno finanziamenti rimodulati per complessivi miliardi di euro, tra cui la Torino-Lione e il Piano Casa Italia.

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