Legge di stabilità verso il Colle. Possibile aumento delle tasse nelle Regioni con la sanità in rosso

il Sole 24 Ore
22 Ottobre 2015
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«La legge di Stabilità sarà inviata nella sua versione definitiva al Presidente della Repubblica, è questione di ore. E oggi sarà inviata al Parlamento». Lo ha assicurato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan a Radio Anch’io su Radio 1. Ma intanto Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, ha attaccato su Twitter: «Grande imbarazzo di Mattarella. Legge stabilità finalmente arrivata al Colle ma senza tabelle e con buchi».

Zanetti: possibili aumenti di tasse per Regioni in deficit sanitario
Mentre il sottosegretario all’Economia, Enrico Zanetti, a “La telefonata di Belpietro”, ha dichiarato che il blocco all’aumento delle tasse locali, annunciato ieri dal premier Matteo Renzi, varrà per tutti «fatta eccezione per situazioni straordinarie legate all’addizionale regionale per le Regioni in eventuali disavanzi sanitari». E il coordinatore degli assessori al Bilancio Massimo Garavaglia, a proposito dell’innalzamento delle tasse nelle regioni in deficit ha spiegato: «la legge prevede un aumento automatico di addizionali Irpef e Irap, ma i presidenti e le giunte possono anche scegliere di agire sui ticket». Per Zanetti l’aumento delle tasse è qualcosa che «non deve succedere», ma questo «è uno spazio che deve essere lasciato aperto – ha spiegato ancora – ove ci siano problemi di gestione della sanità». «Tutte le altre imposte – ha puntualizzato – sono bloccate».

Tesoretto del canone Rai destinato a calo tasse
Trapelano nuovi particolari sull’ultima bozza della legge. Per gli anni dal 2016 al 2018 le eventuali maggiori entrate derivanti dal canone Rai dopo il suo inserimento nella bolletta, rispetto a quanto iscritto nel bilancio di previsione per il 2016, restano all’erario per essere destinate al fondo per la riduzione della pressione fiscale. Dal recupero dell’evasione del canone Rai grazie al suo inserimento nella bolletta elettrica si stima possa derivare un “tesoretto” di 500 milioni di euro. Con il nuovo sistema di riscossione, infatti, salirebbero a 2,2 miliardi gli introiti della tassa, rispetto agli 1,7 miliardi del 2015. Tale “tesoretto”, che in un primo momento sembrava destinato ad essere utilizzato per una diminuzione della pubblicità sulla tv pubblica, per le tv locali o per il Fondo per l’editoria, sarebbe invece utilizzato per la riduzione della pressione fiscale. Già lo scorso anno, tra le polemiche, la Rai contribuì con 150 milioni di euro a sostenere l’operazione “80 euro”. Poi, con la legge di stabilità dello scorso anno, fu decisa una riduzione strutturale del 5% dei trasferimenti alla tv pubblica.

Padoan: dibattito sul contante lascia il tempo che trova
Padoan nel suo intervento è tornato a difendere la contestata misura, contenuta nella legge di stabilità, che innalza a quota 3mila euro la soglia per l’uso del contante. Misura difesa a spada tratta anche dal premier Renzi che ieri ha evocato l’ipotesi della fiducia. «Il clima tra contribuenti e Amministrazione sta cambiando in modo decisamente positivo, francamente trovo che il dibattito dedicato a una questione sola sia veramente eccessivo – ha detto il ministro – come occuparsi del singolo albero e non della foresta». E ha aggiunto: «Faccio notare che molti paesi avanzati, compresa la Germania, non hanno limiti ai contanti e secondo me non c’è correlazione tra limiti al contante ed evasione. È un dibattito che lascia il tempo che trova».

«Super Tasi? Comuni non alzeranno tasse»
Confermato anche quanto annunciato ieri da Renzi a Otto e mezzo: i Comuni non potranno alzare le tasse per compensare il mancato gettito della Tasi. «Noi stiamo tagliando la Tasi sulle prime case a eccezione di ville e castelli e restituiremo le risorse ai Comuni. I Comuni non alzeranno le tasse» ha assicurato Padoan a Radio Anch’io a proposito dell’ipotesi che i sindaci possano continuare ad applicare la «super Tasi», un aumento dello 0,8%, dell’aliquota sulle seconde case, limitandosi però a dire che «per chi ha seconde, terze, quarte case, che sono cioè più ricchi, le tasse resteranno».

«Confermo blocco addizionali per 2016»
Nessun aumento neppure delle addizionali per il 2016. Intervenendo a Radio Anch’io, alla domanda se nella legge di Stabilità si conferma il blocco alle addizionali per il 2016, Padoan ha risposto: «Sì».

«Manovra progressiva, taglio tasse permanente»
Padoan ha parlato di manovra «progressiva» e di taglio tasse «permanente». «Chiederei di non concentrarsi solo su un aspetto: dire che una manovra non è progressiva perché ci si concentra solo su una misura è francamente fuorviante. La manovra è fortemente progressiva», ha detto il ministro, ricordando che il governo è impegnato a tagliare le tasse «in modo permanente» e che «la manovra è fortemente orientata al sociale e ai redditi bassi».

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