Con comunicato del 12/10/2015 il Presidente dell’ANCI rende noto che:
‘’Abbiamo registrato una disponibilita’ vera, da parte del Governo, ad accogliere le richieste dell’ANCI e dare finalmente vita ad una nuova stagione nei rapporti tra i Comuni e lo Stato centrale’’. Cosi’ il presidente dell’ANCI, Piero Fassino, esprime la sua soddisfazione per l’incontro di questa mattina tra una delegazione di Sindaci dell’Associazione ed il Governo, in vista del via all’iter per l’approvazione della Legge di stabilita’.
Rispetto alle istanze gia’ evidenziate dall’ANCI, ‘’il confronto e’ al momento molto approfondito e positivo, dato che molte delle questioni da noi evocate nelle scorse settimane hanno trovato ampia disponibilita’’’.
In particolare, rende noto Fassino, ‘’ci e’ stata confermata la compensazione integrale dei mancati gettiti Tasi e Imu che deriveranno dall’abolizione della tassazione sulle prime case, cosi’ come ci e’ stato confermato che si va verso un superamento degli attuali vincoli imposti dal Patto di stabilita’, con la conseguente possibilita’ di utilizzare per gli investimenti gli avanzi di bilancio congelati nella casse dei Comuni. Al contempo – prosegue il presidente dell’ANCI – il Governo ci ha assicurato che si sta lavorando ad una soluzione per garantire i rimborsi ai Comuni che vantano crediti per aver sostenuto le spese per il funzionamento degli uffici giudiziari tra il 2012 ed il 2015’’.
L’ANCI ha inoltre raccolto aperture riguardo ‘’la disponibilita’ ad accogliere le nostre proposte per favorire i processi di aggregazione dei Comuni, con meccanismi incentivanti e semplificati per le amministrazioni. C’e’ l’impegno a garantire – prosegue ancora Fassino – il rifinanziamento dei Fondi destinati alle politiche di welfare, ovvero il Fondo per la non autosufficienza, quello per il contrasto alla poverta’ e quello per le politiche abitative. Infine, abbiamo discusso anche della necessita’ di garantire a Citta’ metropolitane e nuove Province le risorse necessarie per l’assolvimento delle nuove funzioni assegnate a questi enti, sottoponendo dunque a verifica il taglio di 2 miliardi stabilito con la scorsa Legge di stabilita’, e su questo attendiamo indicazioni dal Governo. Ci riserviamo ora di esaminare il testo della Legge, per verificare la congruita’ tra quanto convenuto oggi e le disposizioni che saranno contenute nei testi stessi’’.
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